Casa della Carità, la comunità pastorale chiede il tuo aiuto
A Mariano Comense è in distribuzione una busta e un volantino che spiega il progetto per cui è chiesto il sostegno dei cittadini.
Casa della Carità, la comunità pastorale chiede il tuo aiuto.
Casa della Carità, la comunità pastorale chiede il tuo aiuto
E’ in distribuzione a Mariano Comense una busta e un volantino. Scrivono dalla comunità pastorale "San Francesco". La Casa della Carità vuole essere il cuore pulsante e vivo della solidarietà nella nostra Comunità e per questo serve l’aiuto di tutti, anche il tuo. Puoi fare la tua offerta; ma anche e soprattutto dare un po’ del tuo tempo a servizio di chi è meno fortunato. Ricorda: c’è più gioia nel dare che nel ricevere. TUTTO PER IL SIGNORE!!!".
Il progetto
In via Santo Stefano sta prendendo forma la Casa delle Carità. Nello stabile di circa mille metri quadri, prima abitato dalle Orsoline, ci sarà anche la mensa del povero. L’intervento è stimato per un milione di euro. Un’opera che nel corso dei mesi ha subito diversi rallentamenti. I lavori finiranno entro agosto. L’intenzione è di far partire il servizio mensa entro la fine dell’anno. Durante l’apertura del cantiere sono stati consolidati i solai, demolite le parti interne dell’immobile, che si sviluppa su tre piani.
Una variante al progetto si è occupata dell’ampliamento delle cantine, dove saranno ospitati i refrigeratori per conservare gli alimenti del banco del cibo fresco.
I servizi
Quando la struttura sarà completata i servizi verranno così distribuiti. al piano terra la mensa solidale, con servizi di cucina e gli spazi per la distribuzione alimentare, con annessa cella frigorifera per lo stoccaggio del fresco. Al primo piano ci sarà la sede della segreteria parrocchiale, l’ascolto e la distribuzione dell’abbigliamento, oltre a una saletta polivalente e i laboratorio di taglio e cucito. Il secondo piano sarà interamente dedicato all’emergenza abitativa, potendo dare ospitalità a più persone contemporaneamente.
Lodevole e condivisibile iniziativa. Io non vorrei creare equivoci o alimentare futili polemiche e sopratutto non vorrei essere frainteso. Per dare accoglienza e dignità di vita a chi ne ha bisogno sarebbe opportuno fissare le priorità, le urgenze, e esaminare in modo attento chi ha bisogno. L'accoglienza massiva e di gruppo non va bene.