Casinò di Campione i sindacati chiedono di costituire un tavolo per la riapertura
"Nel corso dell'incontro, si è manifestata la volontà da parte del governo nazionale di voler privilegiare, tra le diverse ipotesi suggerite dall’ ex commissario straordinario Maurizio Bruschi, nominato dal precedente governo, la scelta dell’investitore privato nella gestione della casa da gioco".
Lunedì 20 luglio 2020 i sindacati hanno incontrato il prefetto di Como Ignazio Coccia, il commissario Prefettizio Giorgio Zanzi e il senatore Alessandro Alfieri, in merito alla possibile riapertura della casa da gioco, propedeutica al rilancio economico della comunità campionese, e sulla rioccupabilità di circa 400 ex dipendenti, attualmente percettori di ammortizzatori sociali, ma la cui scadenza è ormai prossima.
Casinò di Campione i sindacati chiedono di costituire un tavolo per la riapertura
Cgil Como, Slc Como, Cisl dei Laghi, Fisascat Varese - Como, Uil del Lario, Uilcom del Lario, Confsal Lombardia, Snalc Cisal spiegano:
"Nel corso dell'incontro, si è manifestata la volontà da parte del governo nazionale di voler privilegiare, tra le diverse ipotesi suggerite dall’ ex commissario straordinario Maurizio Bruschi, nominato dal precedente governo, la scelta dell’investitore privato nella gestione della casa da gioco, scelta che non graverebbe sulle risorse pubbliche, il cui controllo e vigilanza dovrebbero restare in mano pubblica. Allo stesso tempo, sono state evidenziate delle criticità che ostacolano l’iter verso la realizzazione della proposta in campo, criticità che potrebbero essere superate, come peraltro già suggerito nella relazione del commissario straordinario Maurizio Bruschi. Le segreterie sindacali chiedono alla presidenza del Consiglio dei m inistri di costituire un tavolo istituzionale presieduto dal sottosegretario all’economia Pierpaolo Barretta, da tutti più volte indicato, anche se informalmente, come responsabile del dossier della casa gioco di Campione d’Italia, la cui finalità sia quella di iniziare a dare finalmente delle risposte concrete che vadano verso la riapertura della casa da gioco, unica via per dare delle soluzioni sia alla grave crisi occupazionale, sia al grave disagio sociale dell’intera comunità di Campione. Inoltre, si evidenzia con forza, come sul tavolo rimangano altresì ulteriori criticità non risolte derivanti dalla specificità del territorio campionese in quanto exclave, come per esempio la reale fruibilità da parte dei cittadini dei servizi, tra cui quelli sanitari, quelli educativi e la relativa dotazione organica del comune che necessitano di interventi urgenti dei soggetti istituzionali preposti: Regione e Governo".