Caso di meningite al Valduce: in serie condizioni un ottantenne

E' stato riscontrato un caso di meningite pneumococcica all'ospedale Valduce di Como. E' in serie condizioni l'ottantenne che l'ha contratta.

Caso di meningite al Valduce: in serie condizioni un ottantenne
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Caso di meningite pneumococcica all’Ospedale Valduce di Como.

Caso di meningite al Valduce: grave un ottantenne

Un ottantenne residente a Como è stato ricoverato d'urgenza al Valduce per aver contratto una meningite pneumococcica. Ha accusato i primi sintomi il 31 gennaio scorso. Il pensionato, non vaccinato per infezioni da pneumococco, è stato condotto in pronto soccorso mercoledì ed è stato ricoverato presso la Neurologia del Valduce. Attualmente è in condizioni critiche, ma stazionarie.

Ats Insubria: "La meningite pneumococcica non è infettiva"

"La meningite pneumococcica non è infettiva, quindi non si prevedono profilassi per i contatti della persona che manifesta la malattia" hanno fatto sapere da Ats Insubria, interpellati sulla situazione.

Lo pneumococco è un batterio molto diffuso che si ritrova tra naso e gola in bambini e adulti sani. In molti casi, quindi, il portatore non sa di ospitare il germe, che si diffonde con facilità da un soggetto all'altro.

La trasmissione avviene attraverso le goccioline di saliva emesse con starnuti, tosse o semplicemente parlando. I casi sono più frequenti in inverno e sono collegabili a raffreddori, influenza, o abbassamento del sistema di difesa immunitario. Queste situazioni infatti predispongono all’infezione che si può manifestare con gravi forme invasive.

I soggetti più a rischio sono i bambini, soprattutto nei primi due anni di vita ma anche gli anziani. Per questo dal 2017 ai neo 65enni è raccomandata e offerta gratuitamente la vaccinazione antipneumococcica. Tra le persone a rischio anche chi soffre di patologie che deprimono il sistema immunitario e persone con malattie croniche.

"È bene sottolineare, quindi, che le infezioni da pneumococco possono essere prevenute con la vaccinazione, che è inserita nel calendario vaccinale regionale fin dal terzo mese di vita ed è fortemente raccomandata nella prima infanzia" spiegano da Ats Insubria.

Da sottolineare infatti che le forme gravi di infezione pneumococcica sono pericolose anche perché lo pneumococco ha sviluppato resistenza ad alcuni antibiotici di largo uso.

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