Olgiate Comasco

Caso mascherine: a Olgiate vengono contestate, nella vicina Svizzera si pensa a un'estensione

La minoranza torna sulle dichiarazioni del sindaco e aggiunge nuove stoccate.

Caso mascherine: a Olgiate vengono contestate, nella vicina Svizzera si pensa a un'estensione
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Caso mascherine: dopo le esternazioni del sindaco di Olgiate Comasco, che ha apertamente contestato l'estensione dell'obbligo sino al 14 luglio - decisione della Regione - la minoranza torna sulle dichiarazioni del primo cittadino. E critica duramente.

Caso mascherine, il leghista Castelli bacchetta ancora il sindaco

Se Simone Moretti ha bollato come inutile l'ordinanza regionale che prolunga l'obbligo di indossare le mascherine sino al 14 luglio, definendola anche come non controllabile e facendo riferimento alla maggior libertà in Canton Ticino, a soli 5 minuti da Olgiate Comasco, il leghista Igor Castelli stigmatizza ulteriormente l'atteggiamento del primo cittadino. E lo fa ragionando sulla situazione attuale, prendendo spunto dalle notizie che arrivano dalla Confederazione elvetica: "In Svizzera obbligo di mascherine sui mezzi pubblici e il presidente del Canton Ticino pensa di estendere la misura di prevenzione al settore della ristorazione e del commercio. Forse qualcuno dovrebbe avvisare il nostro sindaco...".

Critiche anche dalla capogruppo Cammarata

Sulla stessa lunghezza d'onda di Castelli si sintonizza Daniela Cammarata, capogruppo di  minoranza (Noi con voi per Olgiate): "Proprio la Svizzera, visto l'aumento dei contagi, sta inserendo l'obbligo delle mascherine sui mezzi di trasporto, centri commerciali e ristoranti". Un messaggio diretto a Moretti: come dire, perché lamentarsi in questa fase per la scelta di Regione Lombardia di estendere l'obbligo delle mascherine sino al 14 luglio? L'emergenza non è passata, meglio agire con massima cautela. E mantenere la calma.

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