Ceresio e Como fanno squadra per il turismo: nel 2018 oltre 3milioni di visitatori I DATI
L'Autorità di Bacino del Ceresio ha sottoscritto il Patto del Lago di Como.
A giugno 2018 nasceva il Patto del Lago di Como, il Ceresio e i Laghi Minori. Un accordo tra enti volto a identificare strategie e perseguire obiettivi condivisi: tutela e valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale, promozione della mobilità sostenibile, miglioramento della fruibilità dei laghi, l'interiorizzazione del valore identitario di risorse uniche al mondo. Oggi, 29 ottobre, ha sottoscritto l'accordo anche l'Autorità di Bacino del lago del Ceresio.
Patto del Lago di Como
Con la sottoscrizione del documento da parte dell'Autorità di Bacino, sono 36 gli enti che vogliono tutelare il patrimonio dei laghi comaschi. Tra di essi Regione, Camera di Commercio Como-Lecco, le Province, i Comuni di Como, Lecco e Cernobbio ma anche la Navigazione, l'Autorità di bacino del Lario, le sigle sindacali, Legambiente, l'Università.
"Il Lago di Como e di Lugano insieme per promuovere congiuntamente il territorio - ha commentato Giuseppe Rasella, membro della giunta della Camera di Commercio - Un'intesa che va a beneficio di tutti: il dato aggiornato sulle presenze turistiche nel Comasco ci dice infatti che sono stati oltre 3milioni i visitatori nel 2018".
Dello stesso avviso il vicepresidente dell'Autorità di Bacino, Giovanni Bernasconi, che si compone di dieci Comuni: in provincia di Como Campione d'Italia, Carlazzo, Claino con Osteno, Porlezza, Valsolda, e Bene Lario e in provincia di Varese Brusimpiano, Lavena Ponte Tresa, Porto Ceresio e Valganna. "Già partecipiamo a manifestazioni come il Festival dei Laghi e I Viaggiatori ma per inserirci in fiere per la promozione del turismo vogliamo creare un prodotto valido con il supporto dei Comuni e in sinergia con i privati: lavoreremo insieme per portare nuove idee".
I dati sul turismo: oltre 3milioni i visitatori nel Comasco
Nel 2018 arrivi e presenze sono ancora cresciuti rispetto all’anno precedente. In particolare i pernottamenti (pari a 3,23 milioni) sono aumentati del +4,7% sul 2017, con un buon recupero dei turisti italiani (+8,8%) rispetto ai turisti stranieri (+3,4%). Nel medio periodo l’incremento delle presenze nel 2018 rispetto al 2007 è risultato del +39%, una delle migliori performance delle province lombarde.
La quota di presenze di turisti esteri è stata pari al 76%, l’incidenza più alta dell’intera regione Lombardia. Si può dire che 3 turisti su 4 della nostra provincia parlano una lingua diversa dall’italiano. Nel 2018 il soggiorno medio si è fermato a 2,5 giorni, in leggero calo rispetto al passato.
Nell’ultimo decennio in valori assoluti le presenze nelle strutture alberghiere comasche sono cresciute di quasi mezzo milione (da circa 1,7 milioni a quasi 2,2 milioni nel 2018); forte incremento anche nelle strutture extralberghiere, passate in dieci anni da quasi 630mila a oltre 1 milione. In pratica due turisti su tre scelgono l’albergo, il terzo una struttura complementare.
Con riferimento al periodo pre-Expo, il capoluogo Como ha vissuto negli ultimi 4 anni un vero e proprio boom turistico: nel 2018 i pernottamenti sono stati oltre 708mila, con un +53,8% rispetto al 2014.
Porlezza, a proposito di Ceresio, si conferma la seconda località turistica della provincia, con un’ottima performance negli ultimi 4 anni: presenze pari a quasi 300mila nel 2018 con un aumento
del +24,6%.