Chiude la cartiera a Ponte Lambro: presentata un'interrogazione parlamentare
I lavoratori erano in cassa integrazione dallo scorso settembre.
La cartiera di Ponte Lambro ha fermato la produzione. Una doccia fredda per i ventidue dipendenti che rimarranno senza lavoro.
Chiude la cartiera a Ponte Lambro
I lavoratori erano in cassa integrazione dallo scorso settembre, ma la proprietà aveva più volte rassicurato circa la ripresa. I motivi che avevano spinto la proprietà a chiedere la cassa erano inizialmente legati alla mancanza di commesse dovute alla scarsa qualità del prodotto finito. L’azienda aveva garantito un impegno nel cercare una soluzione rispetto alle due problematiche principali: l’odore e la scarsa qualità meccanica della carta prodotta. Un rinnovo all’utilizzo degli ammortizzatori sociali era stato concesso fino sabato 22 dicembre. Il 18 dicembre l’incontro tra proprietà e rappresentanze sindacali, avvenuto martedì 18 dicembre, ha palesato uno scenario del tutto inaspettato: la decisione di chiudere l'azienda.
Presentata un'interrogazione parlamentare
"A seguito, infatti, della decisione della società di interrompere la produzione della storica cartiera di via Fiume a Ponte Lambro, il futuro dei 22 impiegati, in cassa integrazione a zero ore dallo scorso mese di agosto, è a serio rischio. Dipendenti che offrono la loro opera per la cartiera da più di 30 anni e che ora si trovano in una condizione di limbo che non permette loro né di andare in pensione, né di ricollocarsi in altri contesti professionali. Per questo abbiamo presentato oggi un’ interrogazione al Ministro del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio per chiedere iniziative urgenti volte a scongiurare il rischio di licenziamento e l’incognita sul futuro che grava sui 22 lavoratori della Bormio Srl". A dirlo il il deputato leghista Eugenio Zoffili firmatario con la collega comasca Alessandra Locatelli dell’interrogazione parlamentare.