Cronaca

Cocaina a Como: arrestato un albanese dalla Squadra Mobile di Como

Esattamente un anno fa era stata arrestata la moglie dello stesso, un’italiana, trovata con ben 3 kg di cocaina.

Cocaina a Como: arrestato un albanese dalla Squadra Mobile di Como
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Cocaina a Como: un arresto.

Nella serata di giovedì

Nella serata di giovedì 3 marzo 2022, nell’ambito di servizi volti alla repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Como hanno arrestato in flagranza di reato un uomo albanese, regolare, S.Z., classe 1969, con precedenti specifici, per detenzione e spaccio di circa 50 grammi di cocaina divisa in un centinaio di dosi. In particolare, l’attività info-investigativa della Sezione Antidroga della Squadra Mobile permetteva di raccogliere utili indizi su un albanese che da qualche giorno aveva cominciato a spacciare al centro della città di Como. Nonostante non si facesse vedere nella città lariana da qualche tempo, il soggetto era ben conosciuto dai poliziotti nell’ambito dello spaccio di stupefacenti.

Un anno fa arrestata anche la moglie

Esattamente un anno fa, tra l’altro, in piazza Malgesini a Como, la Squadra Mobile aveva arrestato la moglie dello stesso, un’italiana trovata con ben 3 kg di cocaina.

Il lavoro della Squadra Mobile

Giovedì i poliziotti, appostati davanti all’abitazione dove si appoggiava l’albanese, su viale Lecco, hanno visto una prima cessione e hanno fermato l’acquirente. Poi, appostati davanti all’entrata, sono intervenuti prima che una seconda cessione fosse portata a compimento. All’interno dell’abitazione, in un barattolo sul tavolo, hanno trovato circa un centinaio di dosi per un totale di circa 50 grammi di cocaina e quasi 3.000 euro in contanti.

Alla luce del notevole quantitativo di stupefacente, nonché degli ulteriori elementi raccolti, i poliziotti hanno arrestato l’uomo, fatto salvo il principio della presunzione d’innocenza dell’indagato (per la persona indagata vale comunque il principio della presunzione di non colpevolezza) e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, che coordina le indagini, lo hanno portato al carcere del Bassone, mentre i due acquirenti, sono stati sanzionati amministrativamente ai sensi dell’art. 75 l. 309/’90.

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