Coldiretti Como-Lecco: serre sfondate e tetti scoperchiati

Disagi si registrano in numerose strade poderali, dopo la caduta di piante.

Coldiretti Como-Lecco: serre sfondate e tetti scoperchiati
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L’agricoltura lariana conta i danni dopo una giornata da dimenticare: il forte vento ha scoperchiato tetti e strutture, danneggiando alcune serre nel Lecchese e contribuendo ad alimentare il rogo divampato ieri nella discarica di Mariano Comense.

Coldiretti Como-Lecco: serre sfondate e tetti scoperchiati

Disagi si registrano in numerose strade poderali, dopo la caduta di piante, mentre a Bulciago è stata scoperchiata la tettoia di un fenile; diverse le coperture strappate dal vento nelle serre, come nel caso dell’azienda Lampugnani, di Orsenigo. “Un telo strappato e una tettoia divelta, ma poteva andare peggio” dice Beatrice Lampugnani. “Ma la paura è stata tanta: il vento ha divelto alberi e spostato cartelli stradali nei terreni circostanti: il fatto che gli alberi siano ancora spogli, sicuramente ha limitato il danno”.

Analoga la situazione di Cantù, come commenta Silvia Muffatti, produttrice di ortaggi: “Il vento ha cominciato a soffiare forte verso le 18, strappando il telo di copertura. Verso le 22 invece ha divelto anche il telo per la pacciamatura: 150 metri sono completamente da buttare e anche le piante hanno sofferto molto. Vedremo se si riprenderanno nei prossimi giorni, altrimenti il bilancio dei danni sarà ancora più grave”

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La tropicalizzazione del clima costa cara all'agricoltura

“Il vento improvviso di ieri si colloca fra gli eventi estremi che dimostrano come il clima sia sempre più incontrollabile e imprevedibile anche nei nostri territori” sottolinea Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco. “Forte vento, grandinate, siccità e bombe d’acqua stanno profondamente modificando lo scenario in cui l’agricoltura lariana si trova ad operare. L’andamento anomalo degli ultimi anni conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo”.

Una tendenza alla tropicalizzazione che è costata all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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