L'episodio

Comasca affitta uno chalet a Chamonix, ma è una truffa da 7mila euro

Alle tante telefonate a vuoto, la donna si è resa conto di essere stata vittima di una truffa. Da una piccola indagine, è emerso che lo chalet apparteneva a un cittadino scozzese

Comasca affitta uno chalet a Chamonix, ma è una truffa da 7mila euro
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La casa, anzi, l’elegante chalet di montagna da dieci posti letto da 7.200 euro in cui trascorrere le vacanze di Natale, esisteva davvero. Un meraviglioso alloggio nell’altrettanto splendida cornice di Chamonix, sulle alpi francesi. Ma apparteneva a un facoltoso signore scozzese, di Edimburgo, che non aveva alcuna intenzione di metterla in affitto.

Chalet in affitto, ma è una truffa

Eppure la titolare di un’agenzia viaggi di Cesano Maderno aveva trovato proprio quella sistemazione su un famoso portale che pubblicizza case in affitto. Ora la donna, comasca, è parte offesa del reato di truffa, nel processo che vede imputato un 52enne di Catania, Giuseppe Mangano. I fatti contestati risalgono al mese di novembre 2018.

Chalet con vista panoramica

La titolare dell’agenzia di viaggi di Cesano riceve una richiesta da parte di una sua cliente storica, di reperirle una casa per trascorrere le ferie natalizie a Chamonix, sul versante francese del Monte Bianco. Per accontentarla, la donna, residente in provincia di Como, effettua una ricerca su internet, trovando la possibile sistemazione richiesta dalla cliente. Un immobile di prestigio. Uno chalet in legno, con un ampia sala, vista panoramica, arredi in stile, con ampia documentazione fotografica.

Lo chalet apparteneva a uno scozzese

L'imprenditrice, che ha raccontato la sua versione dei fatti in Tribunale a Monza, chiama il numero dell’inserzione per conto della cliente e prende contatti. Il prezzo viene concordato in 7.200 euro, e l’inserzionista riceve un acconto di 1,500 euro, e un saldo successivo di 5.700 euro, con due bonifici su carta Poste pay, dopo aver fornito alcune informazioni più dettagliate relative all’immobile. Ricevuta la cifra, però, l’uomo avrebbe fornito un altro numero di telefono al quale rivolgersi per ottenere le chiavi della residenza, che sarebbe stata disponibile solo dal 13 dicembre.

La denuncia ai Carabinieri

Alle tante telefonate a vuoto, la donna si è resa conto di essere stata vittima di una truffa. Da una piccola indagine, è emerso che lo chalet apparteneva a un cittadino scozzese, e che gli interni pubblicizzati sul web non corrispondevano a quelli reali della casa. Da lì, la denuncia ai Carabinieri.

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