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Como ai comaschi in presidio ai giardini a lago ma c'è chi dice no
L'Osservatorio Democratico sulle nuove destre denuncia la natura provocatoria dell'iniziativa.
L'associazione Como ai comaschi ha annunciato un presidio ai giardini a lago. L'Osservatorio Democratico denuncia la natura provocatoria dell'iniziativa.
Como ai comaschi per una passeggiata tra i giardini a lago
Venerdì 8 giugno a partire dalle 20.30 l'associazione, che si è già resa protagonista di iniziative di questo tipo, ha annunciato una passeggiata tra i giardini a lago. La zona è infatti divenuta recentemente teatro di episodi di degrado e di violenza. Motivo del presidio, come spiega in una nota Como ai comaschi, "diverse decine di mail e di messaggi che abbiamo ricevuto in questi giorni da cittadini comaschi, spaventati, indignati per questo altro punto di degrado nella nostra città".
E l'appello: "Quindi basta!!! Scendiamo in strada e riprendiamoci i nostri giardini!!! Non vogliamo alcuna zona buia!!! Quindi invitiamo tutte le famiglie comasche a partecipare con i propri figli. Sarà una passeggiata di un paio d'ore dove, almeno venerdì sera, i giardini torneranno nostri!!!".
Il ritrovo fissato alle 20.30 in piazzale Borgonovo; la passeggiata poi proseguirà su via Corridoni, via Rosselli, via Vittorio Veneto per terminare davanti alla Locomotiva verso le 22.30. Il presidio si terrà anche in caso di pioggia ed è probabile, se andrà come l'associazione spera, che si replicherà nelle prossime settimane.
C'è chi si oppone
All'annuncio del presidio, l'Osservatorio Democratico sulle nuove destre si è detto preoccupato dell'iniziativa. "Denunciamo la natura provocatoria dell'iniziativa indetta dall'associazione di estrema destra ed esprimiamo grande preoccupazione auspicando ad un'azione di buon senso da parte delle autorità cittadine che devono gestire l'ordine pubblico - ha sottolineato in una nota stampa l'Osservatorio - Che la manifestazione provocatoria indetta dall'associazione Como ai comaschi alias Forza Nuova (anche se l'associazione ha sempre negato una sua accezione politica, ndr) venga vietata. Si inizi invece a pensare ad una soluzione dignitosa per le persone che, con un campo governativo occupato al 50% della sula capienza, sono obbligate a passare la notte all'aperto".
