Como, fermata la baby gang delle rapine: in carcere due minorenni
Nella notte un nuovo episodio: due giovanissimi che si trovavano ai Portici Caio Plinio nei pressi di un fastfood sono stati aggrediti e rapinati dalla gang
Fermata la baby gang delle rapine che nei giorni scorsi a Como aveva messo a segno diversi colpi con la consueta tattica dell'aggressione e dell'estorsione di soldi o oggetti di valore. L'arresto di alcuni membri della gang è avvenuto questa notte da parte della Polizia di Stato.
Como, fermata la baby gang delle rapine: in carcere due minorenni
L’intensificazione del pattugliamento della città disposto dalla Questura per il periodo estivo, anche con l’impiego dei rinforzi inviati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sta dando risultati. Gli investigatori hanno individuato i componenti di una banda di rapinatori che negli ultimi giorni ha imperversato nel centro del capoluogo mettendo a segno più di un’aggressione a ragazzi e turisti per impossessarsi dei beni dei malcapitati.
Nella notte un nuovo episodio: due giovanissimi che si trovavano ai Portici Caio Plinio nei pressi di un fastfood sono stati affrontati dal gruppetto di malfattori che per rapinarli dei soldi in loro possesso non hanno esitato a stringere al collo uno dei due fuggendo subito dopo aver rubato alcune decine di euro.
Immediato l’intervento delle Volanti, coordinate dalla dott.ssa Chiara Nocera, dirigente dell’Ufficio Prevenzione, che al termine di una rapida battuta nella zona hanno colto, mentre cercavano di allontanarsi, i tre giovanissimi criminali.
Accompagnati subito in Questura sono risultati essere un maggiorenne comasco di 21 anni e due minorenni, di cui un italiano di 15 anni ed un turco di 17 anni regolare nel territorio nazionale, tutti residenti a Como.
Sono state anche avviate più approfondite indagini, che proseguiranno nelle prossime settimane, per definire l’eventuale responsabilità dei fermati, ritenuta quasi certa, anche per altri simili episodi accaduti nei giorni scorsi.
Al termine delle procedure di identificazione e fotosegnalamento presso la Polizia Scientifica, l’Autorità Giudiziaria ha consentito l’arresto ed il trasferimento in carcere a Milano dei due minorenni mentre per il maggiorenne la denuncia in stato di libertà.