Con "La Rebbio che vorrei" 15 mesi per cambiare volto al quartiere

E' stato presentato alla cittadinanza il progetto di riqualificazione, possibile grazie al cofinanziamento di Fondazione Cariplo e all'impegno di tanti volontari.

Con "La Rebbio che vorrei" 15 mesi per cambiare volto al quartiere
Pubblicato:
Aggiornato:

Presentato alla cittadinanza il progetto di riqualificazione "La Rebbio che vorrei".

Cos'è "La Rebbio che vorrei"

Il quartiere di Rebbio vuole rinascere e non si ferma più. Solo qualche settimana fa l’istituto comprensivo presentava il proprio progetto di crowfunding per la riqualificazione del campetto esterno alla struttura con l’obiettivo di renderlo uno spazio non solo per gli studenti ma per tutta la comunità del quartiere.

In questo senso va anche il progetto "La Rebbio che vorrei - Partecipata, verde, resilienti", partito a gennaio 2018 e presentato ufficialmente alla cittadinanza questa settimana. Si tratta di un progetto di riqualificazione territoriale della durata di 15 mesi, realizzato dalla Cooperativa Sociale Ecofficine, in partnership con l’associazione L’isola che c’è, la Cooperativa Sociale Il Seme e la Cooperativa Sociale Si Può Fare con il sostegno di molti altri enti ma soprattutto con il cofinanziamento di Fondazione Cariplo attraverso il bando 2017 "Comunità Resilienti".

Gli obiettivi

"La Rebbio che vorrei" ha degli obiettivi concreti di cambiamento e riqualificazione del quartiere da raggiungere. Finalità sono combattere l’abbandono e il degrado, riappropriarsi degli spazi, migliorare la fruibilità delle aree pubbliche, la coesione sociale, la qualità dell’aria e del territorio nel suo complesso.

In particolare, ha come finalità socio-ambientali: attivare una cura comunitaria del territorio attraverso la gestione condivisa degli spazi verdi urbani, per ridurre e prevenire il degrado e migliorare e connettere i servizi ecosistemici; migliorare la qualità della vita e della salute della comunità, con interventi di mobilità dolce per mitigare i fattori di inquinamento e favorire la socializzazione e il movimento all’aperto; valorizzare le risorse ambientali e sociali locali mediante l’avviamento di attività produttive condivise e sostenibili, che possano educare e rendere più coesa la comunità.

I progetti

Il piano di riqualificazione ha quindi prima di tutto degli obiettivi concreti da raggiungere in questi mesi di lavoro. Tra questi recuperare e curare il Parco Negretti di Rebbio, poco conosciuto e valorizzato; realizzare un corridoio di mobilità dolce tra i quartieri di Rebbio e Camerlata; realizzare una rete di orti urbani in aree a verde pubblico abbandonate, in primo luogo in di via Ennodio, nonché attivare laboratori comunitari di riuso, per esempio di falegnameria e ciclofficina.

Il progetto, attraverso questi primi cambiamenti, potrebbe davvero in relativamente poco tempo cambiare il volto e la percezione del quartiere.

TORNA ALLA HOME E GUARDA TUTTE LE ALTRE NOTIZIE IN MENU

Seguici sui nostri canali