Con le "Gen Verde" i giovani al centro di un evento di musica internazionale
I giovani lavoreranno e si formeranno con 21 artiste della band “Gen Verde” per esibirsi insieme a loro nello spettacolo finale al Teatro Sociale di Como.
Dal 3 all’8 aprile, a Como arriva il progetto “Start Now”: laboratori di musica e recitazione che inizieranno il 3 aprile e che, per tre pomeriggi, coinvolgeranno giovani della Diocesi di Como dai 14 ai 25 anni. Durante i laboratori i giovani lavoreranno e si formeranno con 21 artiste della band “Gen Verde” per esibirsi insieme a loro nello spettacolo finale, in programma il 7 aprile, alle ore 20.45, presso il Teatro Sociale di Como.
Con le "Gen Verde" i giovani al centro di un evento di musica internazionale
Un grande progetto di respiro internazionale, Como nel cuore del tour mondiale dell’International Performing Group “Gen Verde”, band tutta al femminile nata 53 anni fa, nella cittadella del Movimento dei Focolari di Loppiano, in Toscana (la prima delle 33 cittadelle presenti in tutto il mondo, fondata personalmente da Chiara Lubich): una ventina di artiste di 15 differenti nazionalità. In questi 53 anni di attività il gruppo Gen Verde (il cui nome è legato a una batteria verde, la prima percussione che ha accompagnato le performances della band) ha visto alternarsi quasi 150 fra cantanti, musiciste, attrici, tecnici e danzatrici.
Nel palmares oltre 2mila spettacoli in tutto il mondo, centinaia di eventi, tour musicali, 72 album pubblicati in 10 lingue diverse, collaborazioni musicali con artisti internazionali. Il tutto ispirato a un’idea fondamentale:
"Si può scegliere la pace contro la guerra, la coesione invece dei muri, il dialogo anziché il silenzio. La fratellanza, insomma, che è il DNA comune a ogni uomo o donna che vive su questo pianeta".
Questo patrimonio di dialogo, cultura, condivisione di talenti sarà a Como dal 3 all’8 aprile, nell’ambito del tour mondiale 2019, delle “Gen Verde”, che si è aperto con una serie di concerti fra Centro America e Caraibi. Ecuador, Guatemala, Cuba e, soprattutto, Panama, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù insieme a papa Francesco. Le “Gen Verde” sono state invitate appositamente dall’organizzazione della GMG 2019 dove hanno portato progetti molto simili a quello che vedremo a Como e dove hanno lavorato anche per il coinvolgimento delle persone in azioni positive di riscatto sociale nelle periferie a rischio di Città di Panama, dilaniate dalle lotte fra bande, e nei percorsi rieducativi nel carcere femminile della capitale panamense. Ora sono in Italia, con diverse date in Trentino e in Campania prima di approdare a Como, da cui ripartiranno, dopo un passaggio in provincia di Varese, per il Portogallo.
Al momento sono una cinquantina i giovani iscritti nei quattro workshops artistici attivati: Canto, Percussioni, Danza e Teatro. Lo spettacolo verrà preparato nelle sessioni pomeridiane dei diversi laboratori: tre ore di studio e prove dal 3 al 5 aprile, presso il Centro Guanelliano di via Grossi; l’intera giornata del 6 aprile dedicata alle prove generali presso il Teatro Sociale; più l’8 aprile come giornata di verifica). È ancora possibile iscriversi ai laboratori. Ci sono alcuni (pochi) posti a disposizione: è un’occasione preziosa da non perdere, per accedere a un momento formativo con artiste internazionali e per calcare, insieme a loro, il palco del Teatro Sociale di Como. Per info e iscrizioni il numero è lo 031-267421-1-311, Centro diocesano per la pastorale giovanile. E il 7 aprile, poi, al Teatro Sociale di Como, andrà in scena: “From the Inside Outside”. Lo spettacolo è l’ultimo prodotto dalla band Gen Verde.
"In questo nuovo lavoro, abbiamo voluto raccontare la forza che ogni persona porta dentro di sé, che si trova scavando nel profondo,- racconta Nancy Uelmen, compositrice del gruppo - Per farlo, abbiamo attinto alle nostre esperienze e anche a quelle di coloro che nel tempo ci hanno ispirato, rendendoci persone migliori. Il nuovo spettacolo è un invito ad attingere al grande potenziale che ognuno possiede, per diventare, insieme, costruttori di fraternità e pace attorno a noi, From the inside outside, appunto". Le canzoni raccontano storie di perdono, migrazione, razzismo, parlano di ferite e di quel disagio che tanti giovani, oggi, vivono.
Su tutto, però, vince una certezza, sperimentata nella loro vita quotidiana e nell’incontro con tantissime persone in tutto il mondo:
"C’è speranza, nonostante tutto! Ogni persona porta in sé tesori che spesso non sa di avere, che le arrivano dall’alto e dal profondo e che, se condivisi, diventano motori positivi di cambiamento, di fraternità. Il nuovo concerto è, quindi, un invito a trovare la luce dentro di sé, per poi accenderla nei propri ambienti".
Lo spettacolo è pensato per tutti, con video d’impatto che trasformano continuamente gli ambienti e le atmosfere, arrangiamenti energici, coreografie, sonorità che sono una contaminazione di elettronica, rock, pop ed etnico, frutto della natura multiculturale della band. Per lo spettacolo sono già stati venduti già 300 biglietti: sono a disposizione ancora posti nelle gallerie e in alcuni palchi. Per info sull’acquisto biglietti: il numero è lo 031-267421-1-311, Centro diocesano per la pastorale giovanile (unico autorizzato alla vendita).
A Como incontro con padre Alex Antonelli
Su invito della Caritas della Diocesi di Como e dei Missionari Comboniani, padre Alex Zanotelli sarà a Como il prossimo 9 aprile per raccontare la sua esperienza di vita e di missione. L’incontro, il cui titolo riprende quello del Sinodo diocesano “Testimone e annunciatore della misericordia di Dio”, avrà luogo nella chiesa di San Paolo a Sagnino (via Sagnino, 60), quartiere di Como, a partire dalle 20.45. L’incontro è aperto a tutti. Il missionario comboniano, già direttore della rivista Nigrizia, è conosciuto sopratutto per i suoi anni passati nello slum di Korogocho, a Nairobi, dove ha condiviso la vita con gli ultimi degli ultimi. Attualmente vive nel quartiere Sanità di Napoli, uno dei simboli del degrado sociale, ma anche della possibilità di rinascita, del nostro Paese. In un contesto diverso, come a Korogocho, ha un solo obiettivo di fondo: “Aiutare la gente a rialzarsi, a riacquistare fiducia”.