Al confine

Contrabbando di orologi di lusso tra Svizzera e Italia: sequestro di 88 pezzi e 122mila euro

Sono state fermate 22 persone.

Contrabbando di orologi di lusso tra Svizzera e Italia: sequestro di 88 pezzi e 122mila euro
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I Finanzieri del Comando Provinciale di Como, nell’ambito di un più ampio piano di intervento indirizzato a reprimere il contrabbando e il commercio di prodotti contraffatti e/o non sicuri, hanno sottoposto a sequestro 30 orologi di pregio del valore stimato di euro 794.500 e 19 orologi contraffatti, delle più note e famose marche.

Contrabbando di orologi di lusso tra Svizzera e Italia: sequestro di 88 pezzi e 122mila euro

In particolare, nel corso di un controllo nei pressi dei valichi doganali, veniva fermata, da una pattuglia appartenente al Gruppo di Ponte Chiasso, un’autovettura proveniente dalla Svizzera, al cui interno, riposto sul sedile posteriore, è stato rinvenuto un sacchetto che conteneva banconote per un totale di € 87.000.

Lo sviluppo delle attività, effettuato anche attraverso l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, permetteva di far emergere un contesto criminale dedito ai traffici illeciti, sia con riferimento a fenomeni di contrabbando,
attraverso la linea di confine con la vicina Svizzera, di orologi e oggetti preziosi, che a reati inerenti all’introduzione nello Stato nonché al relativo commercio di prodotti falsi.

I metodi utilizzati per il contrabbando di orologi di pregio erano sostanzialmente due: l’acquisto degli orologi in Svizzera e la loro introduzione nel territorio italiano senza assolvere i diritti doganali, ovvero l’acquisto in Italia in regime di non imponibilità, tramite l’intestazione dei beni a persone compiacenti residenti all’estero, prevedendone l’esportazione in Svizzera e la successiva reintroduzione in Italia senza dichiarazione.

Al termine delle indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, è stato possibile accertare, oltre al reato di contrabbando, anche la commissione di reati di ricettazione, nonché di introduzione nello Stato e di commercio di prodotti contraffatti, aggravati in quanto commessi in modo sistematico.

Le cessioni degli orologi contraffatti avvenivano principalmente attraverso piattaforme online e siti dedicati, ove venivano pubblicizzati i prodotti. A seguito di un primo contatto solitamente telefonico o via e-mail, seguivano trattative dirette e poi la consegna del prodotto.

Dalla ricostruzione effettuata dalle Fiamme Gialle, è stato possibile determinare l’introduzione nello Stato ed il commercio di centinaia di orologi falsi, per la maggior parte
di origine cinese e di ottima fattura, da parte delle persone coinvolte.

All’esito delle attività svolte, venivano, pertanto, segnalati all’Autorità Giudiziaria inquirente, complessivamente, 22 soggetti, di nazionalità italiana e svizzera, fatta salva la presunzione di innocenza e nel rispetto dei diritti delle persone indagate penalmente fino alla definizione del relativo procedimento.

Sono state sottoposte a sequestro anche banconote per un importo pari ad € 122.730, frutto dell’attività criminosa.

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