Controlli ai giardini del Tempio Voltiano: fermati tre soggetti
Tra questi un nigeriano di 30 anni, che ha aggredito ferocemente gli agenti di Polizia.

Implementato il controllo del territorio a garanzia del rispetto delle regole civili. La Polizia di Stato di Como perlustra i giardini del Tempio Voltiano: un arresto e due allontanamenti.
L'operazione delle Forze dell'ordine al Tempio Voltiano
La Polizia di Stato, nel pomeriggio di ieri, lunedì 9 giugno, ha arrestato - per resistenza, violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale - un cittadino della Nigeria del 1994. Il soggetto, denunciato in stato di libertà per essersi rifiutato di fornire le generalità, aveva, inoltre, il permesso di soggiorno scaduto ma con una richiesta di protezione sussidiaria in corso. Durante le operazioni di controllo sono stati identificati ulteriori due stranieri, cittadini marocchini, irregolari sul territorio e con precedenti di polizia. Entrambi sono stati muniti di provvedimento di allontanamento in base al regolamento di Polizia Urbana e, data la loro clandestinità, valutati anche provvedimenti amministrativi da parte dell’ufficio immigrazione di Como.
Nel primo pomeriggio di ieri, le volanti dell’Upgsp di Como, su costante input del questore Marco Calì, hanno implementato notevolmente i controlli del territorio, specialmente in tutte quelle zone dove la presenza delle Forze dell’ordine è più richiesta e dove vi è la necessità di dover garantire legalità e decoro. Infatti, ieri, le volanti si sono concentrate sulla zona dei giardini a lago - monumento ai Caduti e Tempio Voltiano - dove in mezzo ai molti turisti, hanno sorpreso tre cittadini stranieri intenti a bivaccare e bere alcolici, molestando i passanti.
Le diverse reazioni dei tre soggetti
Dal controllo i due marocchini, sebbene irregolari sul territorio, hanno tenuto un comportamento consono e una volta identificati, sono stati muniti di un ordine di allontanamento, con l’avviso che verranno valutati nei loro confronti idonei provvedimenti. Il controllo del nigeriano di 30 anni invece, che è risultato possessore di un permesso scaduto e richiedente la protezione sussidiaria, ha destato sin da subito qualche problema. Infatti, l’uomo si è immediatamente opposto alla sua identificazione e al relativo invito dei poliziotti a salire nell’auto di servizio. Trovato completamente ubriaco e ancora con una bottiglia di birra in mano, il 30enne nigeriano ha iniziato a insultare, minacciare, offendere e aggredire gli agenti che, con molta fatica, sono poi riusciti a portarlo in Questura, dove non ha smesso la sua aggressività.
Durante le fasi della stesura degli atti a suo carico e nel mentre si trovava ancora negli uffici delle volanti, in uno degli scatti d’ira, il 30enne ha aggredito con calci e pugni gli agenti - uno di loro verrà refertato con sette giorni di prognosi per contusioni ad un ginocchio - i quali, visti i precedenti e la sua condotta, lo hanno arrestato. Avvisato il pubblico Ministero di turno dell’arresto, lo stesso disponeva di trattenerlo in Questura in attesa del suo processo fissato per la mattina di oggi, martedì 10 giugno, alle 10.30