la querelle

Controllo di Vicinato, dopo due anni il Comune di Como installa i cartelli ma non sono quelli ufficiali

L'associazione: "Quella segnaletica non ci identifica ed è fuorviante".

Controllo di Vicinato, dopo due anni il Comune di Como installa i cartelli ma non sono quelli ufficiali
Pubblicato:

Alla fine anche l'associazione Controllo di Vicinato ha sbottato con il Comune di Como. Oggetto del contendere da quasi due anni sono i tradizionali cartelli che nelle zone "sorvegliate" dai cittadini segnalano l'iniziativa.

Controllo di Vicinato, dopo due anni il Comune di Como installa i cartelli

Da tempo i referenti dei quartieri comaschi - in particolare Sagnino e Monte Olimpino - chiedevano l'affissione di nuovi cartelli per segnalare le zone in cui è attiva l'associazione. Mesi di incontri, mail, telefonate tra i referenti cittadini e il Comune di Como, in particolare con il comandante della Polizia Locale Donatello Ghezzo e l'assessore alla Sicurezza Elena Negretti.

Uno dei nuovi cartelli posizionati a Como

Il risultato? Almeno fino al mese scorso nessuno. I volontari dell'associazione avevano mappato i quartieri e fotografato le zone in cui intendevano posizionare i segnali ma non è mai arrivato l'ok al posizionamento. Poi a giugno, senza che l'associazione sapesse nulla, sono spuntati dei cartelli, una ventina circa, proprio in alcuni di quei luoghi segnalati ma si trattava di grafiche assolutamente non omogenee con quelle nazionali. Così il 23 giugno l'associazione Controllo di Vicinato ha scritto per ricevere chiarimenti all'assessore Negretti e per conoscenza al Sindaco, al Comandante della Polizia Locale e al Prefetto senza ricevere ad oggi risposta.

L'associazione: "Questi cartelli non ci identificano nel modo più assoluto"

"Scrivo in qualità di Presidente dell'Associazione Controllo del Vicinato, anche a nome della Signora Maririta Berti, Referente per la città di Como, in cui il progetto di controllo di vicinato (CdV) è presente in 9 quartieri con 11 gruppi e rispettivi coordinatori che raggruppano oltre 500 nuclei familiari". A rivolgersi alla stampa è Ferdinando Raffero.

"Nell’aprile 2018 il Sindaco Mario Landriscina, all'epoca con delega alla Sicurezza, diede la sua approvazione scritta alla nostra richiesta di fornitura di cartelli stradali dedicati in aggiunta a quelli già esistenti e questo a seguito di un notevole aumento di adesioni alla nostra associazione - prosegue il presidente del CdV - Successivamente la delega alla Sicurezza venne affidata all'Assessore Elena Negretti, con la quale però sono sorti problemi di incomprensione, culminati qualche settimana fa con l'installazione 'a sorpresa' di nuovi cartelli che non hanno nulla a che vedere con il CdV".

I tradizionali cartelli avallati dal Controllo di Vicinato

"Questi cartelli non ci identificano nel modo più assoluto e sono - a nostro a parere - assolutamente fuorvianti per chi non conosce il CdV - sottolinea Raffero in un comunicato stampa - Essi inoltre sono stati posti insieme con quelli già esistenti, generando una notevole confusione. Questa posa di tali cartelli è dunque per noi inaccettabile, soprattutto tenendo conto del fatto che è chiaramente mancata ogni considerazione della nostra attività di volontariato, così come è mancata una risposta alla nostra lettera inviata nei giorni scorsi all’assessore".

"Chiedo quindi all’Amministrazione comunale di voler rivedere la propria decisione e di voler aprire un dialogo costruttivo con ACdV -conclude il presidente - La quale è sempre stata disponibile alla collaborazione con le amministrazioni delle numerose città in cui è presente".

Stephanie Barone

Seguici sui nostri canali