Coronavirus, Pesi Massimi Como ed Eagles Cantù tagliano il traguardo della solidarietà
In 29 giorni raccolti 20mila euro di materiale sanitario.

Coronavirus, Pesi Massimi Como ed Eagles Cantù tagliano il traguardo della solidarietà. In 29 giorni raccolti 20mila euro dim materiale sanitario.
Raccolta solidale contro il coronavirus
Lo hanno fatto sapere le due società con una lunga nota: "Siamo partiti quasi per caso. Privati prima delle nostre irrinunciabili partite e poi della possibilità di uscire da casa, l’unica cosa evidente era, oltre al nostro tempo libero dilatato a dismisura, la situazione sanitaria del Paese, degradata oltre ogni previsione. Potevamo stare con le mani in mano? Eagles Cantù e Pesi Massimi Como si sono trovati subito d’accordo ed è nata l’idea della trasferta virtuale. E non ci saremmo mai aspettati una risposta del genere, raggiungendo un obiettivo lusinghiero che ci ha consentito di aiutare una moltitudine di strutture sanitarie ed ospedali. Un elenco di strutture e di beni donati che sarebbe impossibile elencare qui ma che trovate con dovizia di particolari sulla pagina web dedicata, insieme a tutte le foto (davvero tante) di questa campagna. Ora, dire “ce l’abbiamo fatta” sarebbe quantomeno pretestuoso: il Covid è lungi dall’essere sconfitto e noi abbiamo solo buttato un bicchiere d’acqua fresca nell’incendio. Tuttavia il risultato ci fa tremare i polsi: 20.000 euro raccolti in 29 giorni, tutti impiegati per l’acquisto e la fornitura di materiali sanitari. E la concludiamo qui, con una nuova consapevolezza nei nostri mezzi e con una camminata che - ogni promessa è debito - si svolgerà non appena le condizioni sociali lo permetteranno, dallo stadio Sinigaglia di Como al palazzetto Pianella di Cucciago, e ancora, dall’ospedale S. Antonio Abate di Cantù allo stesso palazzetto Pianella. Tutti i versamenti che dovessero giungere da questo punto in poi, saranno invece destinati alle due associazioni che da tempo seguiamo maggiormente, Abilitiamo Autismo e Quelli che... con Luca, associazioni che vivono della generosità dei loro sostenitori ma che ultimamente hanno dovuto lasciare spazio all’urgenza della situazione che stiamo vivendo sospendendo o limitando fortemente le proprie attività. Giusto quindi tornare a pensare a loro. E tornare a guardare avanti, che poi significa sempre occuparci di chi soffre, in un modo o nell’altro.
I gradoni dello stadio e del palazzetto possono attendere e, quando arriveranno, sarà la più grande vittoria per tutti e, allora si, potremo di nuovo sventolare orgogliosamente i nostri vessilli, più forte di prima".