Corse treni ridotte, i pendolari: "Questa neve non è eccezionale, perché le soppressioni?"
Corse treni ridotte: le soppressioni di RFI per il piano neve fanno infuriare i pendolari. "Questa neve non ha nulla di eccezionale per il nostro territorio" commentano.
L'attivazione dello “Stato di emergenza grave previsto nei Piani neve e gelo” da parte di RFI, che ha comportato la soppressione oggi del 30% dei treni, ha fatto infuriare i pendolari. Corse treni ridotte: "Questa neve non ha nulla di eccezionale".
Corse treni ridotte: per quale motivo?
A non comprendere questa scelta sono i rappresentanti del Comitato Viaggiatori e Pendolari della Milano-Asso e della Milano-Camnago. "Nonostante questa nevicata non sia tra le più forti viste sul nostro territorio e nonostante la rete RFI sia attrezzata con i sistemi di riscaldamento degli scambi, sono state previste tantissime soppressioni, alcune del tutto incomprensibili - hanno fatto sapere in una nota - Per quanto riguarda le linee interconnesse alla nostra, sulla Como-Lecco sono stati soppressi almeno la metà dei treni e nel pomeriggio e sera sono previsti soppressi praticamente i ¾ dei treni in orario; da sottolineare come il primo treno (5201 da Como a Lecco) abbia viaggiato senza nessun disagio e in perfetto orario; se dunque il primo treno riesce a viaggiare bene, significa che l'infrastruttura non ha alcun problema. Eppure i treni successivi sono stati soppressi".
I treni soppressi hanno fatto affollare quelli presenti
"Situazione ancora peggiore per la linea S9: da Seregno ad Albairate il servizio è previsto totalmente sospeso per tutta la giornata mentre solo nella tratta Saronno-Seregno (gestita da Ferrovienord) è garantito un treno su due - continuano i rappresentanti dei pendolari - Anche per la S11 non va meglio: la metà del servizio è soppresso ed i treni rimasti questa mattina per via dell'affollamento hanno accumulato grossi ritardi.
Infine, anche sulla Seregno-Carnate il servizio è stato totalmente cancellato. Quest'ultimo è l'esempio più lampante di come la sospensione del servizio sia a nostro parere ben oltre ogni pur discutibile necessità: i treni della Seregno-Carnate infatti viaggiano su una linea indipendente che non ha scambi e che a Seregno arriva su un binario dedicato (il binario tronco) dove per accedervi non c'è necessità di azionare scambi; anche a Carnate i treni arrivano sul binario 1, senza influire sulla circolazione delle altre linee e senza bisogno di azionare scambi. Dunque, per quale motivo sopprimerli?"
L'apprezzamento per il lavoro di Ferrovie Nord
Il Comitato conclude con un grazie a Ferrovie Nord. "Desideriamo quindi esprimere apprezzamento per il lavoro svolto da Ferrovie Nord che ha garantito buone condizioni di esercizio per i nostri treni. Ma, per i nostri viaggiatori che utilizzano gli interscambi con la rete RFI e per gli altri pendolari, nel contempo ci chiediamo come sia possibile che RFI, gestore nazionale che dovrebbe avere un'esperienza tale da evitare questi problemi, possa aver generato disagi di tale estensione e gravità in una situazione invernale che non ha niente di eccezionale".