L'intervista

Covid e Vaccinazioni, il professor Signorelli: "Dobbiamo accelerare sulla terza dose"

Immunità di gregge? "La somministrazione del vaccino nella fascia 5-12 anni, ormai imminente, potrebbe accelerare i tempi"

Covid e Vaccinazioni, il professor Signorelli: "Dobbiamo accelerare sulla terza dose"
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"Stop ai dubbi": questo il titolo dell'evento che andrà in onda in diretta lunedì 29 novembre dalle 185 alle 17 sulla pagina facebook della Regione Lombardia. Una maratona durante la quale importanti esperti della materia  risponderanno alle domande dei cittadini in merito alle vaccinazioni anti - Covid. Tra loro anche il professor  Carlo Signorelli, lecchese,  membro del Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia e docente di Igiene e Sanità pubblica all'Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano. A lui abbiamo posto alcune domande per tentare di chiarire cosa sta succedendo in questi giorni sul fronte epiedemiologico.

Professor Signorelli  con quali aggettivi si può connotare questa stagione pandemica?

Imprevedibile e rocambolesca. L’Est Europa sta vivendo la fase peggiore, noi andiamo meglio, ma il problema non è ancora risolto nonostante i vaccini efficaci.

Dai dati che emergono su scala nazionale e locale non c'è da stare allegri. Come uscire dal clima di rinnovata paura?

Nelle ultime settimane sono stati pubblicati diversi studi che hanno evidenziato il calo significativo della protezione vaccinale nei confronti dell’infezione dopo 5-6 mesi. Si noti bene infezione, non malattia grave. Per questo oggi notiamo una ripresa della curva epidemica alimentata, in più della metà dei casi, da soggetti vaccinati che possono a loro volta trasmettere l’infezione a persone non vaccinate, giovani e soprattutto portatori di patologie croniche.

Quali sono i dati reali sul rapporto tra vaccinati e contagi dal Covid?

Qui i dati pubblicati a livello nazionale e regionale continuano ad essere piuttosto scarsi e non se ne capisce la ragione. Tuttavia almeno il 50% dei nuovi casi notificati oggi sono registrati tra i vaccinati con due dosi da più di sei mesi e in possesso di regolare Green pass. Questo dato varia nelle diverse aree nazionali e regionali, ma ci deve indurre a un’accelerata sulla terza dose. Si ribadisca tuttavia, a chiare note, che il vaccino è utile a evitare casi clinici gravi, ricoveri in terapia intensiva e decessi come anche l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità pubblicato qualche giorno fa ha confermato.

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