Covid: incidenza a Como ancora sopra quota 300
La settimanale analisi dal dottor Paolo Spada, medico dell’ospedale Humanitas di Rozzano.
La Deadline per il passaggio in zona rossa fissata a 250 casi ogni 100 mila abitanti resta purtroppo lontana in provincia di Como. Secondo i dati messi a disposizione dal dottor Paolo Spada, medico dell’ospedale Humanitas di Rozzano nell’analisi che proponiamo settimanalmente, l’incidenza nella nostra provincia è sopra quota 300, ovvero 368.
Covid: incidenza a Como sopra quota 300
Dal 25 febbraio la provincia di Como oltrepassa la quota fissata per uscire dalla zona rossa. I numeri sono in crescita: si è passati dai 255 del 25 febbraio ai 368 attuali.
“L’andamento del contagio va osservato guardando la curva di incidenza (nuovi casi ogni 100.000 abitanti in 7 giorni), per evitare le continue oscillazioni della curva dei casi positivi registrati di giorno in giorno – spiega il dottor Spada – La scala del grafico è mantenuta costante per miglior confronto tra i territori e i periodi osservati”.
La situazione in Lombardia
Una situazione che per altro non riguarda la sola provincia di Como, anzi. Nella Rossa Lombardia solo due province (Bergamo con una incidenza a 204 e Lodi 228) si “salvano”. Tutte le altre superano la quota fissata. Nel dettaglio, Lecco 334, Sondrio 256, Brescia 510, Cremona 370, Milano 263, Monza 371, Mantova 426, Pavia 380 e Varese 354.
Andamento dei nuovi casi (assoluti e media) e delle variazioni negli ultimi 30 giorni a Como
Questo grafico rappresenta l’andamento di ogni Provincia negli ultimi 30 giorni. La linea rossa è la media settimanale dei nuovi casi (che sono rappresentati in colore rosa), mentre la linea azzurra mostra il valore delle variazioni percentuali degli ultimi 7 giorni rispetto ai 7 precedenti (indice della tendenza attuale).
Chiamate al 118 per motivi respiratori o infettivi nell’area che comprende Como
“L’andamento del numero di chiamate al 118 per problemi respiratori o infettivi, disponibile per le aree della Lombardia, è un prezioso indice precoce dell’andamento del contagio, che non risente delle problematiche di sovra- o sottostima dei tamponi” sottolinea il medico.