Crisi Campione d'Italia lunedì presidio al municipio
Sul tema intervengono anche il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle.

Crisi Campione d'Italia. Lunedì 25 febbraio ci sarà un presidio al municipio dove saranno presenti lavoratori e cittadini. Della situazione ha parlato anche il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi definendo la situazione "drammatica" (QUI I DETTAGLI).
Crisi Campione d'Italia lunedì presidio al municipio
“Ci saremo anche noi, lunedì 25 febbraio, alle 19, al presidio sotto al municipio di Campione d’Italia, assieme ai lavoratori e ai cittadini che, ricordiamolo sempre, sono italiani e della provincia di Como”, lo annunciano Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, e Chiara Braga, parlamentare dem, aderendo all’iniziativa indetta dalle organizzazioni sindacali a sostegno degli abitanti dell’exclave, in gran parte dipendenti del fallito casinò o degli enti pubblici.
Tessera elettorale gettata
"Il forte gesto di buttare la tessera elettorale deve far riflettere tutti noi che, per altro, sia a livello regionale, che parlamentare, stiamo sollecitando in ogni modo un interessamento delle istituzioni alla vicenda sempre più difficile della comunità campionese – continuano Orsenigo e Braga –. I dipendenti del casinò sono stati praticamente abbandonati a se stessi. Chi lavora per il comune non riceve lo stipendio da un anno. Lo stesso municipio, le scuole e le poste sono al freddo perché non è più possibile pagare il gasolio per il riscaldamento. Persino i pensionati sono in difficoltà perché non ricevono l’integrazione che permette loro di vivere in una realtà inserita sostanzialmente nel mercato della Svizzera italiana, con tutti i costi che questo comporta. Ma questo non significa che dobbiamo stare a guardare. Appoggiamo tutte le iniziative di Cgil, Cisl e Uil, a partire dal presidio, cui parteciperemo, e alle due giornate di sciopero proclamate per martedì 26 e mercoledì 27 febbraio. Concretamente, proseguiamo con gli impegni presi di interessare Regione Lombardia, dove abbiamo chiesto più volte alla Commissione speciale rapporti con la Svizzera di convocare una seduta ad hoc, magari ascoltando le rappresentanze sindacali, amministrative, della comunità. E nello stesso tempo insistiamo con il Governo perché finalmente intervenga e nomini il nuovo commissario, anche se alla nostra interrogazione, presentata ad agosto e trattata a fine gennaio, Lega e M5s alla fine non hanno dato risposte”.
Le critiche al Governo
Il punto per Orsenigo e Braga è proprio qui: “Dov’è il Governo centrale? Perché non interviene sull’unica exclave che ha l’Italia? Abbandona così 2mila italiani, sperando nell’intervento benevolo della Svizzera? Hanno ragione i cittadini campionesi: a Salvini e Di Maio interessano più le polemiche sui migranti e le votazioni on line per evitare processi che la vita dei loro connazionali”.
Dal Movimento 5 Stelle
Parla anche Giovanni Currò, portavoce M5S alla Camere dei deputati: "In questi giorni, assieme al collega Niccolò Invidia, stiamo depositando nel Decreto Concretezza l'emendamento per la ripartenza di Campione; emendamento che avevamo già presentato nel Decreto Semplificazioni, e che propone di modificare la pianta organica dei lavoratori comunali di Campione d'Italia. Una pianta organica che a nostro avviso deve essere congrua rispetto ai servizi erogati, precisando ovviamente che non sarà pari a quella precedente. Con riferimento ai servizi comunali, malgrado il buon lavoro svolto con i colleghi della Lega, chiediamo a Matteo Salvini, Ministro competente per materia, di provvedere il prima possibile ad un nuovo stanziamento, sbloccando i fondi necessari per la sopravvivenza del Comune. Rispetto alla riapertura del Casinò, abbiamo già ribadito in precedenza, che la nomina del commissario straordinario spetta al Ministero dell’interno, e visto il ritardo, abbiamo depositato un quesito volto a dare una risposta ai cittadini campionesi. Ovviamente non ci aspettiamo che il Ministro Salvini motivi tale ritardo con l’appello in corso, in quanto il giudizio prescinde da volontà politiche. I giudici non possono e sono responsabili rispetto al governo del territorio, lo siamo noi e non dobbiamo sottrarci mai alle nostre responsabilità. Occorre agire al più presto. Per i campionesi non c'è più tempo!".