Crisi Canepa la Regione sollecita il Governo: nessuna certezza per gli stipendi di novembre dei 450 lavoratori

I rappresentanti del Fondo, riconoscendo la delicatezza e complessità della situazione, hanno ribadito di voler trovare una soluzione per garantire un futuro a Canepa.

Crisi Canepa la Regione sollecita il Governo: nessuna certezza per gli stipendi di novembre dei 450 lavoratori
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Crisi Canepa, terminate le audizioni in Regione. Chiesta una posizione chiara alla proprietà.

Crisi Canepa, la Regione chiede subito il tavolo tecnico col Mise

“Dobbiamo attivare e insediare subito il tavolo tecnico con il Mise". Così Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale al termine delle audizioni sulla drammatica situazione dell'azienda tessile di San Fermo della Battaglia.  "Questo alla luce anche dell’interlocuzione già avviata da Regione Lombardia in questi giorni, sollecitando la proprietà a esprimersi con chiarezza su che tipo di concordato vuole, un concordato che non può essere in bianco ma deve essere di continuità".

Un atto di fiducia e immissione di capitale

Fermi continua con decisione. "Da parte di tutti serve quindi un atto di fiducia: i rappresentanti del fondo DeA Capital intervenuti oggi in Commissione hanno confermato l’immissione di nuovo capitale per 2 milioni di euro, un atto che certo non risolve il problema ma resta sicuramente significativo di quello che dovrebbe essere l’impegno dell’azionista di maggioranza nel cercare di garantire la continuità produttiva di Canepa. Da ultimo dobbiamo continuare a ogni livello, compresi quelli politici e istituzionali, a esercitare le dovute e necessarie attenzioni per fare capire al mercato e alla stessa proprietà che è volontà comune di tutti garantire un futuro all’azienda di San Fermo”. Tutto questo dopo l'incontro tecnico che si è tenuto questo pomeriggio sulla situazione della Canepa e che si è svolto subito dopo l’audizione in Commissione Attività produttivealla presenza anche dell’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli e di tutti i consiglieri regionali comaschi. All’incontro, promosso e presieduto dal Presidente Fermi, hanno partecipato anche i rappresentanti di Polis Lombardia, il sindaco di San Fermo della Battaglia Pierluigi Mascetti, i rappresentanti sindacali  (Femca Cisl dei Laghi), Doriano Battistin (Filctem Cgil Como) e Serena Gargiulo (Uiltec Uil del Lario), oltre al vicedirettore di Unindustria Como Gabriele Meroni.

Nessun riscontro per i pagamenti degli stipendi di novembre

“Ho apprezzato molto l’atteggiamento propositivo e costruttivo delle rappresentanze sindacali e il grande senso di responsabilità da loro dimostrato anche durante gli incontri di oggi - ha aggiunto Fermi - e auspico che analogo comportamento e atteggiamento possa corrispondere da parte di tutta la proprietà di Canepa”.  Nel corso dell’audizione in commissione, presieduta da Gianmarco Senna (Lega), sono intervenuti i rappresentanti del fondo azionista di maggioranza DeA Capital Alternative Funds Sgr Spa (che detiene il 67% delle quote societarie) Vincenzo Manganelli e Sara Bertolini, che hanno confermato l’immissione “al buio e di propria iniziativa” di nuovo capitale per 2 milioni di euro, che si aggiungono così ai 5 già emessi, senza però dare riscontri sui pagamenti degli stipendi di novembre, bloccati dopo la decisione della società di avanzare richiesta di concordato in bianco accolta lunedì scorso dal tribunale fallimentare. I rappresentanti del fondo, riconoscendo la delicatezza e complessità della situazione, hanno comunque ribadito di voler trovare una soluzione praticabile per garantire un futuro a Canepa, evidenziando come sia fondamentale rassicurare i mercati e i fornitori e soprattutto cercare nuovi partner in grado di rafforzare l’attuale assetto societario. Agli incontri erano assenti, pur invitati, i rappresentanti della famiglia Canepa, detentrice attraverso la presidente Elisabetta Canepa del 33% delle quote societarie. A rischio è il posto di lavoro di 450 lavoratori: lo scorso 2 agosto era già stato chiuso un accordo sindacale che prevede 105 esuberi fissati a partire dal prossimo aprile, dopo la cassa integrazione. I rappresentanti sindacali hanno lamentato in particolar modo l’assenza o quanto meno la mancata conoscenza di un piano industriale.

"Non abbassare la guardia"

"L’impegno espresso oggi da parte di tutti gli intervenuti al tavolo della commissione Attività produttive del consiglio regionale ci fa ben sperare. Auspichiamo ora che anche la proprietà faccia un passo avanti decisivo”, è il commento di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, che ha chiesto e ottenuto l’audizione con le organizzazioni sindacali, l’associazione di categoria, il Comune e un rappresentante dell’azienda Canepa Spa di San Fermo della Battaglia. In particolare, Orsenigo sottolinea “il grande lavoro che stanno conducendo le rappresentanze sindacali per tutelare i 450 dipendenti a rischio e le loro famiglie, ma non di meno ci rassicura in parte il fatto che i rappresentanti del fondo DeA Capital abbiano confermato l’immissione di capitale per 2 milioni di euro. Non sono certo risolutivi, ma rappresentano un segnale non di poca importanza”. Anche per il consigliere Pd, come per il presidente del Consiglio regionale Fermi, “il tavolo tecnico con il ministero ora è fondamentale e invito ancora una volta tutti i colleghi amministratori, consiglieri, parlamentari comaschi a non abbassare la guardia e anzi ad attivarsi a ogni livello istituzionale per sollecitare una soluzione in tempi stretti a favore di questi lavoratori, cui va tutta la nostra solidarietà per la situazione che stanno vivendo in questo momento. Ma riteniamo che sia anche importante il mantenimento di un’azienda storica della nostra produzione serica”.

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