Croce Rossa fino in Asia per trasportare un paziente STORIE SOTTO L’ALBERO

Il Giornale di Erba regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2019 sulle pagine del nostro settimanale.

Croce Rossa fino in Asia per trasportare un paziente STORIE SOTTO L’ALBERO
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LIPOMO  -  64 ore di viaggio, 5 dogane, 5.130 chilometri percorsi: sono i numeri del primo viaggio intercontinentale intrapreso dalla Croce Rossa di Lipomo, che nei giorni scorsi è partita da Dizzasco e ha raggiunto la Turchia per il trasporto di un paziente. E’solo l’ultimo dei numerosissimi viaggi intrapresi dalla Croce Rossa di Lipomo per il trasporto di pazienti: solo nel l’ultimo mese, le ambulanze hanno raggiunto Polonia, Bretagna, Enna, Rimini, Padova, Bologna, Nizza, Spugen e la Moldavia. Ma quest’ultimo viaggio che ha portato tre collaboratori Cri fino alla capitale turca Ankara ha un risvolto umanitario unico.

Croce Rossa fino in Asia per trasportare un paziente

Nel l’agosto del 2018, Sendil Veli cadde da circa 12 metri ed entrò in coma. I clinici non diedero molte speranze alla famiglia. Passarono circa sei mesi, e il 47enne turco uscì dal coma, ma gli esiti della caduta lo costrinsero a letto e al ricovero in una struttura residenziale per l’assistenza h24. I fratelli non si diedero per vinti: in tutti modi si attivarono per rimpatriare Veli in Turchia così da poter essere curato in una clinica specializzata locale e ricevere l’affetto dei fratelli e della madre. «Ma nessuna compagnia aerea e navale, per la criticità di Veli, ne autorizzò il trasporto verso casa - spiega Mich ele Didonfrances co, tra i tre collaboratori Cri partiti per la Turchia - Così è entrato in gioco il nostro presidente, Matteo Fois che mi ha incaricato, come addetto ai viaggi di lunga percorrenza, di organizzare il trasferimento protetto oltrecontinente».

La cura del dettaglio

Un viaggio pianificato in ogni dettaglio: nulla è stato lasciato al caso. «Importante è stato garantire l’assistenza sanitaria durante le tantissime ore di viaggio ininterrotte. Si capisce subito la necessità di avere a bordo un infermiere specializzato: il lungo viaggio ci ha dato ragione - prosegue Così io, Maurizio Oleari e l’infermiere Nicholas Mariani , messo a disposizione dal l’azienda I-Help by BSO che si occupa di questo tipo di assistenza, abbiamo preso in consegna il paziente alle 5 del mattino di lunedì 4 novembre dalle infermiere della Casa di Cura “Sacro Cuore”di Dizzasco. Da lì siamo partiti per raggiungere Ankara: durante il primo quarto di viaggio, abbiamo dovuto operare intervenendo con l’inserimento di un ago intra-osseo così da garantire il corretto bilancio idrico perché il paziente non era correttamente idratato. Questo intervento - continua ha permesso di migliorare i parametri e proseguire il lungo viaggio: un percorso molto lungo e impegnativo, con l’attraversamento di cinque dogane. Ma la fatica ci è stata subito ripagata dall’emozione di essere accolti da un foltissimo gruppo di parenti e personale della clinica».

"L'accoglienza dei parenti, la nostra soddisfazione"

I tre sono rientrati alle 22 di mercoledì 6 novembre. Non è il viaggio più lungo intrapreso dalla Cri di Lipomo: solo nel settembre scorso, un’ambulanza era giunta fino a Cardiff. Ma sicuramente il più impegnativo e il più soddisfacente. «E’sempre una grandissima emozione l’arrivo e l’accoglienza dei parenti commenta - E’ il motivo principale che ogni volta ci porta a partire per questi lunghi viaggi con entusiasmo. E’ la parte più gratificante che ogni giorno ci fa fare questo lavoro».

(Giornale di Erba, 9 novembre 2019)

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