San Fermo della Battaglia

Croce rossa: inaugurata la nuova ambulanza acquistata grazie a una maxidonazione

Questa mattina sul piazzale Don Prayer

Croce rossa: inaugurata la nuova ambulanza acquistata grazie a una maxidonazione
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Croce rossa: il comitato locale di San Fermo della Battaglia inaugura la nuova ambulanza acquistata grazie a una maxidonazione.

Croce rossa, nuovo automezzo

La cerimonia è avvenuta questa mattina, alle 11.30 sul piazza Don Prayer, in forma privata e con i soli volontari per evitare assembramenti. Presenti circa 50 volontari, il sindaco di San Fermo Pierluigi Mascetti, Flavia, moglie di Franco Molteni (a cui l'ambulanza è stata intitolata) e che è stata la protagonista del nobile gesto di generosità, alcuni familiari e il Rotary Club Como (una parte della donazione li ha visti protagonisti). Presente anche Martino Verga della Fondazione Comasca: proprio la fondazione ha  donato un contributo in tempo di emergenza sanitaria per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale (guanti, mascherine, tute, ecc).

Un grande "grazie"

Lo ha ribadito il presidente della Cri Marco Tettamenti: "Per il nostro comitato è motivo d'orgoglio presentare i nuovi mezzi. Noi volontari offriamo il nostro tempo e l'impegno, ma abbiamo bisogno di persone che danno priorità ai veri valori umani con gesti di altruismo e che senza alcuna ostentazione dimostrano l'importanza della solidarietà concreta verso le associazioni promotrici d'intervento d'aiuto verso le persone bisognose e deboli. È doveroso da parte mia e di tutti i volontari che ho l'onore di rappresentare porgere un particolare ringraziamento alla signora Flavia e a tutti i soci del Rotary Club Como, oggi rappresentati dal presidente Grandi e dal presidente uscente Riccardo Bordoli. Nella società attuale ci sono persone che mettono al primo posto la solidarietà, questo ci arricchisce e ci da un'ulteriore motivazione per fare il nostro operato. Grazie".

Bordoli:  "Come Rotary siamo stati orgogliosi e riconoscenti verso la famiglia per aver potuto contribuire anche noi in questa donazione. Franco Molteni era un nostro socio storico e attivo, innamorato del Rotary e quindi per noi è stato automatico partecipare appena saputo di questa iniziativa. A me personalmente è stato un socio molto vicino. È un mezzo bellissimo, ci sono moltissime attrezzature. Penso e spero, ma ne sono certo, che servirà a salvare tantissime vite e Franco in questo ne sarà sicuramente felice. Ringrazio a nome di tutti i soci del Rotary club Como per il lavoro e dedizione che mettete in questa attività indispensabile per la società civile e noi facciamo nel nostro piccolo la nostra parte, stando dietro le quinte ma cercando di dare i mezzi e le risorse affinché la vostra attività possa essere svolta nel migliore dei modi."

Le parole del sindaco

Pierluigi Mascetti: "Grazie è un termine che sto usando spesso. Anche oggi lo uso molto sinceramente e volentieri perché io ho avuto il piacere e l'onore di conoscere 30 anni fa Franco Molteni per motivi di lavoro. Era una persona brillante, capace e intelligente visto quello che ha creato e ho avuto anche l'occasione di conoscerlo come scrittore. Quando Marco Tettamanti mi ha dato questa notizia mi sono commosso perché ho riscontrato quello che in lui conoscevo: una persona semplice, generosa e altruista. Questo è davvero bello perché è l'altruismo che caratterizza la nostra società e spero che la caratterizzerà ancora per molto. Voi volontari siete la fotografia dell'altruismo. Il grazie voglio rivolgerlo oltre che al Rotary club Como anche a tutti i volontari. Durante la pandemia sono state gestite tutte le problematiche, grazie alla vostra disponibilità e altruismo, in un momento in cui non era facile operare neanche per voi. Questo è dovuto al fatto che fate questo con tanta passione e voglia di aiutare gli altri. Oggi è un giorno in cui Franco Molteni ha voluto aiutare gli altri a salvare vite umane. Grazie a Franco e alla sua famiglia, al Rotary club Como e a tutti i volontari. È bello poter dire tanti grazie alle persone che aiutano le persone che sono meno fortunate di noi".

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