STORIE SOTTO L'OMBRELLONE

Da Valbrona a Montevideo: si incontrano dopo un secolo

Il Giornale di Erba regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2020 sulle pagine del nostro settimanale. Una piacevole lettura sotto l'ombrellone.

Da Valbrona a Montevideo: si incontrano dopo un secolo
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Un messaggio scritto online su un forum che si occupava di Valbrona: così, dopo più di un secolo, si sono incontrati Roberto Mambretti, di Carugo, e Mario Rusconi, discendenti dei fratelli Rusconi di Valbrona che, emigrati in Uruguay, si erano separati dopo la prima guerra mondiale.

Da Valbrona a Montevideo: si incontrano dopo un secolo

L’inizio della vicenda risale a metà ‘800: è in questi anni, infatti, che Antonio Rusconi e Giacomo Rusconi, due fratelli che risiedevano a Valbrona, decidono di tentare la fortuna in Sud America e partono alla volta di Buenos Aires, come altri 86 mila italiani che, nel periodo tra 1870 e 1880 raggiunsero il paese.
I due valbronesi, però, non si fermano nella capitale argentina, ma decidono di spostarsi a Montevideo, oggi capitale dell’Uruguay, nei primi del ‘900. È in questa città che i fratelli Rusconi hanno una discreta fortuna, prima come muratori, poi gestendo un’impresa di costruzione e vendita di case: una specie di moderna società immobiliare. Dopo il successo dell’impresa, e con il guadagno di una piccola fortuna, i due fratelli si separano: Antonio torna in Italia, mentre Giacomo rimane in Uruguay, dove si sposa.

A questo punto, però, le comunicazioni tra i due fratelli si interrompono, complici gli 11 mila chilometri di distanza e la prima guerra mondiale: dovrà passare un secolo prima che la famiglia Rusconi si riunisca nuovamente, attraverso i suoi discendenti Mario, da parte uruguaiana, e Roberto, da parte italiana.
«Mario è molto fiero delle sue origini italiane, e non si rassegnava a non conoscerle con precisione, – racconta Roberto, bisnipote, da parte materna, di Antonio Rusconi – così, attraverso un ufficio per la ricerca delle origini genealogiche, aveva scritto diversi messaggi che raccontavano la storia della sua famiglia su forum e siti internet dei paesi comaschi. Leggendo quindi il suo messaggio in un forum su Valbrona, ho riconosciuto la storia che mi raccontava mia mamma, e abbiamo ricostruito l’albero genealogico, arrivando ad accertare che fosse proprio lui il discendente della nostra famiglia. Da allora ci siamo tenuti in contatto: ai primi di gennaio siamo stati a Montevideo, mentre in questi giorni Mario è in visita qui».

(Giornale di Erba, sabato 1 febbraio 2020)

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