Una storia di altruismo

Dalla sua lotta contro la leucemia al volontariato: la storia di coraggio di Carlotta Butti

La sua testimonianza lancia un messaggio troppe volte sottovalutato: "Nella vita non bisogna mai arrendersi e continuare a lottare".

Dalla sua lotta contro la leucemia al volontariato: la storia di coraggio di Carlotta Butti
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"Non bisogna mai abbattersi né arrendersi nella vita. Io non l'ho fatto e ho vinto", questo è l'importante messaggio che Carlotta Butti, giovane cernobbiese, vuole trasmettere a chiunque ascolti la sua storia; una storia di malattia - 14 anni fa ha definitivamente sconfitto la leucemia, che le era stata diagnosticata in tenerissima età - ma soprattutto di coraggio, rinascita e di impegno per gli altri. Abbiamo avuto il piacere di incontrarla e ascoltare la sua forte esperienza, da cui sicuramente c'è molto da imparare.

Dalla malattia al volontariato: la storia di coraggio e altruismo di Carlotta Butti

Fortunatamente oggigiorno sono tante le storie di speranza, di chi è riuscito a sconfiggere la malattia, ma la storia di Carlotta è una storia molto particolare, che colpisce immediatamente chi la ascolta per un dettaglio: l'incredibile forza e coraggio che Carlotta ha nel raccontare la sua esperienza passata e soprattutto il suo nuovo impegno come volontario per il Comitato "Maria Letizia Verga", da anni impegnato nello studio e nella lotta alla leucemia infantile .

L'importanza della testimonianza

E' proprio attraverso il racconto che nasce la speranza e si riesce ad aiutare gli altri a vivere e superare le difficoltà. Carlotta, 24 anni, da tempo racconta la sua storia attraverso il suo profilo social "con dei post, non per fare del vittimismo ma anzi per ricordare agli altri dell'esistenza purtroppo di queste realtà e invogliare a fare volontariato. Inizialmente anche io preferivo non ricordare e in casa evitavo addirittura l'argomento. Poi - proprio grazie al volontariato - mi sono aperta e ho pensato di dover raccontare perchè solo chi ha vissuto e superato queste situazioni può essere da esempio per chi le sta affrontando".

La malattia, il volontariato e anche un libro

Come Carlotta stessa racconta sui suoi social, le è stata diagnosticata questa malattia, la leucemia, all'età di 3 anni. Dopo essere guarita, all'età di 7 anni la malattia è tornata e l'ha costretta a ricominciare il percorso in ospedale, un percorso non facile e stancante ma sempre affrontato - nonostante la tenerissima età - con grande forza. Accanto a lei la sua famiglia e anche la nuova "famiglia", quella dell'ospedale, fatta di bambini, genitori e infermieri che come lei ogni giorno lottavano contro quel male.

Dopo aver fatto il trapianto, Carlotta ha ripreso la sua vita normale fino a quando, tre anni dopo, ebbe la seconda ricaduta.

D: Una notizia sconvolgente ma subito dopo un'altra notizia, la migliore si possa ricevere.

R: "Quel giorno me lo ricordo bene. [...] Dopo che feci gli esami del sangue, una dottoressa venne a parlarmi e mi disse che la malattia era tornata. Essendo più grande, iniziai a capire cose che prima non comprendevo. Poi quasi miracolosamente, mi trovarono un donatore compatibile al 100% e mi sottoposero al trapianto. Orgogliosamente, oggi posso dire che sono 14 anni che ho sconfitto la malattia e che nel 2006 sono rinata per la quarta volta. Nello stesso anno è nata Morgana, il mio golden retriver, che non mi ha mai abbandonata ed è parte della nostra famiglia e vita".

D: Dopo il trapianto, hai ripreso la tua vita normale e oggi a distanza di tempo stai bene?

R: "Attualmente conduco una vita assolutamente normale e non ho particolari strascichi fatta eccezione per le "normali conseguenze" della chemioterapia. Faccio palestra e mi alleno con frequenza".

D: Oggi sei volontaria del Comitato Maria Letizia Verga; quando hai iniziato?

R: "Sono circa 5 anni che collaboro con il Comitato. In realtà ho iniziato ad avvicinarmi alle loro attività quando ero alle medie; mio padre ogni anno teneva in ufficio i prodotti che l'associazione vendeva per sostenere la ricerca sulla leucemia infantile e capitava spesso che poi fossimo noi a mangiare il cioccolato rimasto. Col passare del tempo ho iniziato ad informarmi e a vendere io per conto dell'Associazione i prodotti come uova di Pasqua o Presepi di cioccolato, con l'aiuto di altri volontari. Ogni anno mi pongo l'obiettivo di venderne di più così da raccogliere più fondi destinati alla ricerca".

D: Quali sono le attività che svolge un volontario?

R: "Oltre alla vendita dei prodotti per la raccolta fondi, potete trovarci nelle piazze con il nostro banchetto; per quanto riguarda Cernobbio sono un paio di anni che partecipo con un banchetto alla Festa della Zucca. Io vorrei farne anche di più però con il lavoro non riesco. Organizziamo anche feste e momenti di convivialità. Il mio obiettivo è di far conoscere questa malattia e aiutare la ricerca".

D: So che hai appena terminato di scrivere un libro in cui racconti la tua storia. Quando è nata questa idea? 

R: "Quando ancora andavo al liceo, ho iniziato a scrivere qualcosa ma senza un reale motivo; ogni tanto annotavo dei pensieri e dei ricordi fino a quando ho iniziato a strutturarlo come un libro vero e proprio. E' un racconto in ordine cronologico della mia storia; ho cercato di scrivere un testo che fosse scorrevole e non ripetitivo visto che mi sono ammalata tre volte. Vuole essere un'ulteriore incentivo ad avere coraggio. Attualmente è finito ma non so ancora cosa ne farò".

D: Come ultima domanda, ti chiedo: che consiglio vuoi dare a chi ci legge?

R: "Ai ragazzi sani consiglio di diventare donatori di midollo osseo e di iscriversi all'ADMO; per quanto riguarda i genitori dei bambini malati, non fatevi influenzare troppo dalle esperienze altrui. In queste situazioni, ogni paziente vive un percorso diverso. Non lasciatevi prendere dalla negatività e continuate a pensare sempre positivo. Oggigiorno sono notevolmente aumentate le possibilità di guarire".

Il Comitato Maria Letizia Verga

Il Comitato Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leucemia del bambino, fondato nel 1979 da Giovanni Verga, ha l’obiettivo di offrire ai bambini malati di leucemia in cura presso il Centro Maria Letizia Verga - Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma - di Monza, l’assistenza medica e psico-sociale più qualificata al fine di garantire loro le più elevate possibilità di guarigione e la miglior qualità di vita.

Da 41 anni il Comitato è impegnato nella lotta contro la leucemia del bambino affrontando la malattia e la cura facendosi carico dei problemi della famiglia in nome di un’alleanza terapeutica basata sull’identità di intenti tra medici e genitori. Grazie ai progressi compiuti dalla ricerca oggi più dell’85% dei bambini con leucemia o linfoma guarisce, contro il 30% del 1979. Il Comitato continuerà a lavorare a sostegno della ricerca, perché anche quel 15% di bambini che oggi non ce la fa possa raggiungere la completa guarigione.

Numerose sono le attività organizzate dal Comitato al fine di sostenere la ricerca e aumentare le possibilità di guarigione di ciascun paziente. Tra le tante cose, ad ogni ricorrenza - Natale e Pasqua - il Comitato mette in vendita uova di Pasqua e cioccolato, che possono essere acquistati da tutti.

Se anche tu, come Carlotta, vuoi diventare volontario, visita la sezione nel sito Internet. 

Intervista a cura di Camilla Frigerio

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