Denuncia rapina e violenza sessuale, ma è tutto falso
La giovane residente a Carugo, si era presentata alla caserma dei carabinieri di Giussano.

Nei guai una cameriera di 29 anni che si è inventata tutto per nascondere la sua dipendenza dalla droga.
Nei guai una 29enne
La ragazza è stata denunciata per simulazione di reato, dopo che i carabinieri si sono accorti che nella sua testimonianza dei fatti, c’era qualcosa che non quadrava. L’episodio risale a qualche settimana fa, al 23 maggio: la giovane residente a Carugo, si è presentata alla caserma dei carabinieri di Giussano, il 24 maggio, raccontando ai militari di essere stata rapinata e di aver subito violenza al laghetto di Giussano, da parte di due nord africani.
La versione della giovane
Secondo la prima versione della 29enne, sarebbe stata avvicinata dai due stranieri attorno alle 17 del 23 maggio, mentre si trovava al laghetto, sdraiata al sole. I due l’avrebbero palpeggiata e poi le avrebbero rapinata, portandosi via il borsellino e il cellulare. E’ questa infatti la versione della ragazza fornita ai carabinieri, il giorno dopo, quando ha sporto denuncia. Una versione però che non ha convito molto i militari.
Indagini e accertamenti dei militari
I carabinieri non convinti hanno iniziato a fare degli accertamenti sul numero del telefonino, dal quale risultavano diverse chiamate il 23 maggio verso numeri di stranieri. Una serie di circostanze strane che hanno portato i militari ad altre indagini. Risentita infatti, nei giorni scorsi, la ragazza ha confessato la verità: si era inventata tutto per nascondere ai suoi genitori la sua dipendenza dalla droga. Aveva infatti ceduto il suo cellulare agli spacciatori per procurarsi la sua dose di droga. Nei suoi confronti quindi è scattata una denuncia per la simulazione del reato di rapina e violenza sessuale.