Deruba uno straniero, ne prende a pugni un altro e aggredisce una donna: arrestato un tunisino che doveva già essere espulso

Deruba uno straniero, ne prende a pugni un altro e aggredisce una donna: arrestato un tunisino che doveva già essere espulso.

Arrestato un tunisino che doveva già essere espulso

Paura per una donna nella serata di domenica 13 giugno. Intorno alle 21.10 infatti una pattuglia della Polizia di Stato è stata chiamata a intervenire in Largo Leopardi a Como in quanto era stata segnalata un’aggressione da parte di un uomo nei confronti della donna, che mentre stava passeggiando in compagnia di un’amica, è stata aggredita da un soggetto che l'ha strattonata e poi le ha dato uno schiaffo sul braccio senza alcun motivo.

Grazie alla descrizione fornita dalla donna, poco distante i poliziotti hanno individuato un cittadino tunisino M.A., di 27 anni, che aveva pantaloncini e maglietta sporchi di sangue. A quel punto gli agenti sono stati avvicinati da altri stranieri, tra cui uno che perdeva copiosamente sangue dal naso e per cui è stato chiesto l’intervento del 118; quest’ultimo ha spiegato agli agenti che l’uomo fermato dai poliziotti, poco prima, nei pressi della stazione Ferrovie Nord Como Lago, al suo rifiuto di dargli una sigaretta, lo aveva colpito con dei pugni al volto.

Gli agenti si sono recati sul luogo dell’aggressione dove, come confermato dai presenti, poco prima vi era stata una violenta lite tra più soggetti e che uno di questi brandiva un coltello. I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che già nel tardo pomeriggio del 13 giugno il cittadino tunisino, nei pressi di viale Puecher aveva rapinato di zaino, documenti e cellulare un altro straniero minacciandolo con un coltello. Lo zaino è stato rinvenuto, così come il cellulare e il portafoglio della vittima, ancora addosso all’aggressore. All’interno dello zaino era occultato anche il coltello con una lama di 24 cm con vistose tracce ematiche e della sostanza stupefacente.

Il tunisino è risultato già destinatario di due decreti di espulsione di cui uno del Prefetto di Mantova e uno del Prefetto di Como; a seguito di quest’ultimo nel mese di maggio, su disposizione del Questore di Como, era stato accompagnato al Centro per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo (GO) affinché si procedesse al rimpatrio. Tuttavia l’esecuzione del rimpatrio era stata sospesa in quanto lo straniero aveva aderito alla procedura di emersione dei rapporti di lavoro sostenendo di essere occupato in attività lavorativa in provincia di Mantova; pertanto lo scorso 11 giugno aveva cessato la sua permanenza al CPR. Poco dopo però la prefettura di Mantova aveva rigettato la domanda di regolarizzazione che è stata notificata in data odierna presso la casa circondariale del Bassone dove M.A. è stato portato dopo l’arresto e si trova a disposizione dell’Autorità giudiziaria.