Dal Pd canturino, Di Gregorio: "Il sindaco prenda le distanze da Forza Nuova"

"Esprimiamo la nostra vicinanza a Don Fidelmo, ringraziandolo per la sua paziente e pacata opera religiosa" ha spiegato Di Gregorio.

Dal Pd canturino, Di Gregorio: "Il sindaco prenda le distanze da Forza Nuova"
Pubblicato:
Aggiornato:

Nella notte militanti di Forza Nuova Lar­io hanno esposto dav­anti alla parrocchia San Michele a Cantù, uno striscione recan­te la scritta "DON FIDELMO: GIUDA!!!". Filippo Di Gregorio, segretario cittadino del Partito Democratico di Cantù, ha chiesto al sindaco Edgardo Arosio di prendere posizione in merito.

Di Gregorio: "Il sindaco prenda le distanze"

"Il sindaco - si legge nel comunicato - prenda le distanze dalle intimidazioni fasciste contro Don Fidelmo Xodo Assistiamo a una lenta fase di sottovalutazione del grave rigurgito di intimidazioni fasciste avvenute nella nostra città. Variamente denominate: provocazioni, risposte a qualcosa o qualcuno, ragazzate, una serie di azioni di natura quadristica di esponenti di Forza nuova della Lombardia hanno trovato a Cantù terreno fertile e un clima culturale inquietante a Cantù.
L’ultima e una delle più gravi, l’atto intimidatorio di natura fascista perpetrato contro il prevosto della comunità cittadina di San Vincenzo, Don Fidelmo Xodo, apostrofato come traditore in uno striscione esposto proprio davanti alla casa parrocchiale".

"Questo clima non aiuta la città"

E ancora: "Questa presenza fascista nella nostra città è stata a lungo vezzeggiata, prima dalla giunta civica del sindaco Bizzozero e ora addirittura accolta come componente politica determinante per il successo al ballottaggio dalla maggioranza di destra della città. Pensiamo che sia giunto il momento, da parte della maggioranza e soprattutto del sindaco di Cantù, per iniziare a prendere le distanze da tali gesti prevaricatori e intimidatori, che limitano la libertà di espressione e persino l’sercizio del proprio magistero religioso. Il clima opaco che la Lega e la sua maggioranza in Consiglio comunale hanno voluto determinare in vista della festa del sacrificio della comunità musulmano ha generato nella nostra città le peggiori condizioni favorevoli all’emergere di spinte razziste e fasciste. Abbiamo chiamato incendiari i protagonisti di questa stagione triste e deprimente per la nostra città, e questo fatto di intimidazione conferma che si è scientemente voluto inasprire gli animi, fino a giungere a minacciare un sacerdote per la sua azione evangelicaStupisce che all’interno della maggioranza cittadina i moderati siano scomparsi, nascosti o convertiti a questo clima iroso e irrispettoso. Un clima che non aiuta la nostra città a superare le proprie difficoltà e la rende un pessimo esempio pubblico, in una sorta di inversione degli obiettivi di ogni marketing territoriale: la svilisce e ne deprime le capacità di accoglienza, civiltà e tolleranza".

Solidarietà a Di Gregorio

"Esprimiamo la nostra vicinanza a Don Fidelmo, ringraziandolo per la sua paziente e pacata opera religiosa. Egli ha la fiducia dei tanti fedeli canturini e della maggioranza dei nostri concittadini che non si potranno mai riconoscere in gesti e pensieri tanto arroganti e violenti" chiude Di Gregorio.

Seguici sui nostri canali