le testimonianze

Diego e Grazia, due volti dello stesso turismo: "Tour operator e NCC abbandonati"

Nessuna linea guida dalle istituzioni e il settore bloccato: ferme scuole, gite, viaggi, grest e associazioni sportive.

Diego e Grazia, due volti dello stesso turismo: "Tour operator e NCC abbandonati"
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L'emergenza sanitaria, la chiusura delle frontiere e l'impossibilità di muoversi hanno ricordato all'Italia che c'è un settore di cui vivono centinaia di migliaia di piccole e medie imprese: si chiama turismo. Chi mai negli ultimi vent'anni avrebbe potuto pensare che questa realtà avrebbe potuto conoscere la crisi? Il Covid-19, tra le altre e dolorose cose, ci ha fatto anche questo.

Lo raccontava qualche giorno Anna di Bona, consulente di viaggi di Como, che ha manifestato in piazzale Duca d'Aosta a Milano insieme ai suoi colleghi per ricordare a chi Governa che il turismo, che ha sempre fatto da sé, oggi ha bisogno di aiuto. Prima di tutto ha bisogno di sapere come ripartire ma date le circostanze infauste ha anche necessità di sostegno.

Oggi rinnovano questo appello, disperati, Diego Discacciati, titolare dell'omonima azienda di noleggio con conducente di bus e auto di Como, e Grazia Papa, titolare del tour operator di Lomazzo "I tuoi viaggi". Da anni, insieme, permettono alle persone di viaggiare in bus non solo in Italia ma anche in tutta Europa. La loro specialità ovviamente sono i viaggi di gruppo organizzati per gli italiani e gli stranieri.

Grazia, tour operator: "Tanta solidarietà dai colleghi stranieri"

"Noi tour operator se possibile siamo i più penalizzati dei penalizzati - spiega Grazia - perché organizziamo in proprio tour culturali di gruppo: significa viaggi di molte persone insieme prettamente in autobus. Il problema è che non abbiamo ricevuto alcuna linea guida, nessuno ci ha detto come possiamo far viaggiare i nostri clienti: non ci è stato detto né quante persone possono salire sul pullman né con quali precauzioni".

In compenso sono arrivati paletti che rischiano di uccidere il settore. "I nostri tour hanno sempre il supporto di una guida turistica - sottolinea la titolare - La maggior parte delle Regioni oggi vieta ad una guida di avere più di dieci persone per gruppo ma noi lavoriamo con minimo 25 persone alla volta perché così i costi vengono ammortizzati. Quanto lieviteranno se devo prendere almeno tre guide per lo stesso numero di turisti?".

Grazia Papa, titolare di "I tuoi viaggi"

Quindi Grazia fa il punto sulla situazione comasca. "La gente ha senza dubbio voglia di muoversi ma ha paura, vuole certezze - sottolinea - Sta puntando più sulla montagna che sul mare ma il Lago di Como resta una meta turistica molto particolare che negli ultimi cinque anni ha vissuto di visitatori americani o russi che portano grande ricchezza mentre gli italiani spendono molto meno per le vacanze".

C'è un'unica nota positiva di tutta questa situazione che la titolare di "I tuoi viaggi" ci tiene a sottolineare ed è la solidarietà dei suoi omologhi stranieri. "Sono persone con cui collaboro da oltre vent'anni, dall'Irlanda alla Grecia, che si sono scusati con me per come i loro governanti si stanno comportando con gli italiani - spiega Grazia - Un collega austriaco era arrabbiatissimo perché ha ben capito che date le scelte del suo Governo non arriveranno italiani nel suo territorio così come un omologo greco che era costernato di fronte a chi diceva che gli italiani non potevano andare da loro".

Diego Discacciati, NCC: "Il 25% rischia di non riaccendere i motori"

Nelle province di Como e Lecco sono una cinquantina le aziende di NCC (noleggio con conducente) di auto e bus. Un comparto che conta circa 850 mezzi sul territorio e mille persone tra autisti e impiegati. Si occupano di moltissime tipologie di spostamenti: le gite turistiche di gruppo con italiani e stranieri ma anche anche i servizi scolastici (scuolabus, uscite didattiche, gite, stage), il trasporto dei ragazzi del Grest o degli sportivi per allenamenti e partite in trasferta. Un intero mondo che il Covid-19 ha fatto crollare.

"Siamo stati i primi a fermarsi e saremo, per chi ci sarà ancora, gli ultimi a ripartire - sottolinea Diego Discacciati, titolare dell'omonima azienda di Como - Il problema è che ad oggi non abbiamo linee guida per un'eventuale ripartenza circa la capienza dei bus. Senza contare che dobbiamo ancora superare lo scoglio più grande, ovvero la paura del virus che spinge le persone a non salire ancora sui mezzi".

La questione è che il settore non è più fermo per decreto ma ogni sbocco professionale che aveva è fermo: turismo e scuole in primis.

"A molte aziende la cassa integrazione scade a metà giugno e senza una proroga sto male al solo pensiero di quello che noi titolari d'azienda dovremo fare, non ci voglio pensare - spiega Discacciati - Il nostro settore è stato assimilato ai trasporti pubblici e non al turismo e questo è un grosso handicap. Il Governo ha stanziato fondi per il Tpl per acquistare nuovi mezzi ma non è quello di cui abbiamo bisogno noi. Le nostre aziende non chiedono soldi allo Stato ma solo di poter tornare a lavorare altrimenti rischiamo che almeno il 25% delle aziende non riaccenderà più i motori".

Antonello, autista dell'autonoleggio Discacciati

Cosa chiedono le aziende Ncc in questo momento?

"Il prolungamento della cassa di integrazione almeno fino settembre con l’augurio che si possa ripartire e della sospensione di leasing e finanziamenti dei mezzi - conclude Discacciati - Inoltre siamo disponibili a supportare il TPL nelle corse per permetterci di sopravvivere fino alla ripresa".

Stephanie Barone

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