Difficoltà di navigazione sul Ceresio per i cittadini europei: Adm e Abl trovano la soluzione
Il caso riguarda i residenti nell’Unione Europea che, in quanto dimoranti sovente in Svizzera, dispongono di uno stabile approdo per i propri natanti nel versante elvetico del lago

L’Agenzia dogane e monopoli (ADM) e l’Autorità di Bacino Lacuale Ceresio, Piano e Ghirla (ABL), nel corso di una serie di incontri svoltisi a livello locale tra maggio e settembre di quest’anno, hanno condiviso la problematica connessa alla navigazione, nelle acque nazionali del Ceresio, dei natanti immatricolati in Svizzera ma in titolarità di soggetti residenti in territorio UE.
La problematica
Il caso riguarda i residenti nell’Unione Europea che, in quanto dimoranti sovente in Svizzera, dispongono di uno stabile approdo per i propri natanti nel versante elvetico del lago. Ciò comporta, per la normativa internazionale, che i natanti siano immatricolati in Svizzera, con la conseguenza di non poter essere ammessi a circolare liberamente sull’intero Ceresio in ragione della particolare conformazione geografica del bacino, connotato dalla continua alternanza di acque territoriali italiane e svizzere.
La soluzione
ADM ha quindi individuato una specifica modalità di applicazione del regime di ammissione temporanea per dette imbarcazioni, ritenendo che la fattispecie possa accedere alla deroga prevista dall’art. 236 parag. 1 lett. b) del Regolamento Delegato (RD) n. 2246/2015 della Commissione, per cui è possibile usufruire del regime di ammissione temporanea anche se non sussistono tutti i requisiti elencati dall’art. 212 del citato RD, ma a condizione che il proprietario dell’imbarcazione, soggetto unionale, possa dimostrare di avere la titolarità di un ormeggio stabile sul versante svizzero del lago Ceresio.
ADM e Autorità di Bacino, anche nel rispetto dei principi della Convenzione Italo Svizzera per la navigazione nelle acque dei laghi internazionali di cui alla Legge n. 19 del 20 gennaio 1997, hanno così collaborato per fornire, ciascuno negli ambiti di rispettiva competenza, un quadro normativo e di prassi chiaro anche per i casi più articolati, contribuendo ad assicurare la stabilità del turismo lacuale e del relativo indotto economico sul lago internazionale.