Dimezzato il ticket sanitario regionale
Gallera: "Ora lavoriamo per eliminarlo completamente, grazie all'Autonomia".
Dimezzato il ticket sanitario regionale. Il costo massimo scende quindi da 66 a 51 euro. E’ infatti di 36 euro la quota statale, invariata, mentre scende da 30 a 15 quella regionale.
Dimezzato il ticket sanitario regionale
E’ entrato in vigore ieri, 1 luglio, il dimezzamento del ticket sanitario regionale. Tutti gli erogatori hanno di conseguenza aggiornato i propri sistemi informativi e le prestazioni prenotate dal 1 luglio e quelle che possono effettuarsi con presentazione diretta avranno diritto allo sconto del 50%.
“Dopo lo stanziamento di 20 milioni di euro che ci ha consentito di finanziare il taglio del ticket, ora lavoriamo per eliminarlo completamente, grazie all’Autonomia” – ha commentato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.
Il criterio
L’assessore al Welfare ha voluto ricordare che “Il criterio utilizzato per il taglio delle prestazioni più costose è stato adottato per venire incontro a chi è costretto a sottoporsi ad esami diagnostici richiesti per accertare la presenza o il controllo di gravi patologie o per importanti attività di prevenzione”.
Esenzioni aggiuntive
I 20 milioni stanziati per il dimezzamento del ticket regionale si aggiungono ai 70 che Regione Lombardia già sostiene per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali. Queste riguardano: gli utenti con l’età fino a 14 anni e gli adulti in condizione di particolare fragilità, disoccupati e cassintegrati (totalmente esenti sia da quello nazionale che da quello regionale). E ancora gli over 65 anni con reddito fino a 38.500 euro, anziché i 36.151 fissati dalle esenzioni nazionali. Dal 2015 i cittadini con reddito familiare fiscale annuale non superiore a 18.000 euro, e loro familiari a carico, non pagano quello regionale, un’esenzione concessa a circa 150.000 soggetti beneficiari.
Primo atto della giunta Fontana
Il dimezzamento è stato il primo atto della giunta di Attilio Fontana dopo l’elezione a presidente della Regione che per questo ha investito 20 milioni.
“Con il taglio del superticket – ha commentato la vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia Francesca Brianza – si risponde ad un bisogno concreto di tutti i cittadini, soprattutto di coloro che necessitano di esami specifici per il controllo e la cura di gravi patologie”.