Divieto di balneazione l'intervento di De Santis

Il consigliere comunale ha duramente attaccato il mancato rispetto delle ordinanze.

Divieto di balneazione l'intervento di De Santis
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Divieto di balneazione l'intervento di De Santis.

Divieto di balneazione: le critiche del consigliere comunale

"Nel leggere, dai resoconti dei giornali locali, delle tante situazioni che io chiamo 'indecorose' per una cittadina a vocazione turistica
internazionale come è la nostra Como, mi dissocio completamente dalla attuale gestione del mancato o limitato contrasto di questo assurdo fenomeno (assurdo per una città che voglia definirsi civile ed europea) di disattendere le ordinanze di divieto di balneazione, con tutte le implicazioni di salute pubblica che ne derivano e, peggio, di tuffarsi dal battello spazzino, come testimoniano le foto apparse sui giornali".

Le parole di De Santis

Le parole sono del consigliere comunale Sergio De Santis, del gruppo di Fratelli d'Italia, che così ha proseguito: "Da consigliere comunale di centrodestra, in forza al gruppo di Fratelli d'Italia, non posso non ricordare che la cosiddetta 'tolleranza zero' è
stata uno dei cavalli di battaglia vincenti della nostra coalizione alle elezioni comunali del giugno scorso, e che deve essere applicata senza esitazioni. Questa teoria sulla sicurezza, piaccia o non piaccia, è nel Dna del Centrodestra. Va applicata non solo nei confronti di coloro che delinquono, perché quello va da sé, ma anche per contrastare questi fenomeni di inciviltà, da cui nasce poi l'idea malsana che tutto sia concesso, attesa l'imperante impunità.

La richiesta del consigliere comunale

Ha quindi aggiunto De Santis: "Quindi chiedo, in attesa della settimana più importante per la Como turistica, un deciso: stop ai bagni in zone inquinate e ai tuffi selvaggi (ricordo solo io la morte del povero Mehemet Agsak, il ventenne turco che annegò il 12 agosto di
un anno fa in viale Geno?). Stop a biciclette, sdraio, palloni da calcio e quant'altro nei giardini di Villa Olmo; stop alle tende dei turisti piazzate nelle aree aperte monumentali della città; stop alla presenza dei questuanti organizzati col cappellino nei punti strategici del centro storico; stop ai parcheggiatori abusivi nelle vie e nei parcheggi pubblici cittadini".

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