A Tremezzina domenica la commemorazione del partigiano Teresio Olivelli

Domenica 19 gennaio, giornata in memoria di Teresio Olivelli.

A Tremezzina domenica la commemorazione del partigiano Teresio Olivelli
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Domenica 19 gennaio 2020 a Tremezzina andrà in scena la commemorazione di Teresio Olivelli nel 104° anniversario della nascita e 75° della morte.

A Tremezzina domenica la commemorazione del partigiano Teresio Olivelli

Domenica 19 gennaio, giornata in memoria di Teresio Olivelli, alle 10.45 ritrovo sul sagrato della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo a Tremezzo di Tremezzina, poi alle 11 Santa Messa, a seguire breve corteo al Monumento a Teresio Olivelli, posa di corone, benedizione e commemorazione civile. Alle 15 al CineTeatro parrocchiale Pio XI a Griante “Sulle orme del ribelle per amore Teresio Olivelli”, spettacolo a cura della Compagnia Artistica Rosa di Gerico con la partecipazione della Corale San Marziano di Mede Lomellina. L'ingresso allo spettacolo è libero (gradita offerta).

La storia di Olivelli

Fu un partigiano durante la seconda guerra mondiale, ed è stato insignito di medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Nacque il 7 gennaio 1916 a Bellagio, secondo di due fratelli, e frequentò i primi due anni di scuola elementare a Carugo. Il 9 settembre 1943, dopo essersi rifiutato di collaborare con i nazifascisti, fu arrestato e deportato in Austria. Lì riuscì ad evadere e, passando da Udine, arrivò a Brescia dove si unì alla Resistenza cattolica e fondò il giornale clandestino Il Ribelle.  Venne nuovamente arrestato a Milano il 27 aprile 1944. Dal carcere di San Vittore venne successivamente trasferito nei campi di concentramento di Fossoli, Bolzano e Flossenbürg. A Flossenbürg rimase 23 giorni, fino al 30 settembre. Prestò assistenza religiosa ai prigionieri moribondi, si prese cura dei più deboli, anche privandosi del suo cibo per donarlo a loro. Poi fu destinato al lager di Hersbruck, dove subì gravi vessazioni e percosse da parte delle SS, che non gli perdonavano la sua fede cristiana e i suoi gesti di carità nei confronti degli altri prigionieri.

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