Domiciliari revocati, il patron di Eolo al contrattacco
Luca Spada: "Rigetto nella maniera più assoluta queste ignobili accuse".
Domiciliari revocati per Luca Spada, amministratore delegato di Eolo, società finita nel mirino della Procura di Busto Arsizio per presunto utilizzo di radiofrequenze non autorizzate.
La decisione del gip di Busto
Il gip ha dunque valutato che non sussistono più pericoli di fuga né d’inquinamento delle prove né rischio di reiterazione del reato, le ipotesi di reato vanno dalla truffa pluriaggravata ai danni dello Stato al furto pluriaggravato di radiofrequenze non autorizzate.
L’imprenditore su Facebook
Torno uomo libero dopo 1 settimana di privazione della cosa più preziosa che un uomo ha: la libertà personale, sancita e protetta dal tredicesimo articolo della nostra Costituzione della Repubblica Italiana.
Per me è un’accusa pesantissima. Proprio per me che ritengo di aver servito per 25 anni il nostro Stato con dedizione, umiltà e rigore etico.
Rigetto nella maniera più assoluta queste ignobili accuse che ledono la mia dignità personale, la mia reputazione e quella dell’azienda che ho l’orgoglio di aver fondato e gestito.
Per me il rispetto dello Stato è Sacro e il solo pensiero che qualcuno pensi che io l’abbia danneggiato mi fa rabbrividire.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE alle tantissime persone amici, imprenditori, politici, clienti di EOLO e la mia famiglia che con l’hashtag #iostoconluca mi hanno sostenuto in questa difficile settimana.
La vostra energia mi ha aiutato tantissimo. Non vedo l’ora di ringraziarvi personalmente uno ad uno.
Vi voglio bene.
La vicenda Eolo
L’Internet Service Provider con sede a Busto Arsizio avrebbe sfruttato internet veloce su frequenze non sue. La Guardia di Finanza, sotto la guida e il coordinamento della Procura, aveva arrestato il legale rappresentante della società operante su tutto il territorio nazionale e sequestrato dai conti 3 milioni e mezzo di euro.
Il popolo della rete: #iostoconluca
Spada non ha fatto mistero del fatto che tutto sarebbe partito dall’azione di un diretto concorrente. Intanto, il popolo della Rete sembra aver già assolto il presidente e amministratore delegato dell’Internet service provider, tanto che circola anche un hashtag, #iostoconluca.