Dal Giornale di Olgiate

Donano le ferie per aiutare una mamma STORIE SOTTO L'ALBERO

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di PrimaComo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2020.

Donano le ferie per aiutare una mamma STORIE SOTTO L'ALBERO
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Donano le ferie per esaudire un sogno: due operatrici sociosanitarie hanno accompagnato una mamma a Bari per permetterle di stare accanto al figlio. E’ la commovente storia della 35enne Magdalena Wartzi, negli ultimi tre anni ospite della cooperativa sociale «Sim-patia», di Valmorea. Colpita da un’emorragia cerebrale, la donna, che risiedeva a Cremona, era rimasta in coma per diversi mesi. Il marito, una volta appreso che non avrebbe potuto aiutarla, aveva scelto di tornare in Puglia per poter affidare ai nonni il figlio di 3 anni. Risvegliatasi inaspettatamente, ma costretta su una carrozzina, Wartzi ha seguito un breve percorso riabilitativo a Cremona, prima di essere trasferita nella struttura di «Sim-patia», dove ha proseguito la riconquista dell’autonomia.

Donano le ferie per aiutare una mamma

«Pur avendo subito gravi danni, le sue capacità cognitive sono rimaste intatte - racconta la direttrice della struttura Irma Missaglia - Ben presto ha capito di poter essere la madre del proprio bambino anche senza accudirlo e ha espresso il desiderio di poterlo seguire nella sua crescita. Ad aprile dell’anno scorso l’abbiamo accompagnata in una prima visita e le reazioni del bambino, felicissimo di poter vedere la propria mamma, ci hanno spinto ancora di più a perseguire l’obiettivo. Tuttavia dovevamo trovarle una struttura in grado di darle assistenza, dato che non può muovere le mani. Abbiamo contattato “La nostra casa”, una comunità socioriabilitativa di Bari, e organizzato il trasferimento». A questo punto, però, è stato necessario affrontare nuovamente il lungo viaggio in treno verso la Puglia, reso possibile grazie all’impegno di due operatrici: Giuliana Certoma e Giorgia Colombo, rispettivamente di 51 e 25 anni, le hanno donato una settimana delle loro ferie per accompagnarla e aiutarla ad ambientarsi. «E’ stato un piacere essere con Magdalena nel suo viaggio - racconta Certoma - Siamo stati con lei dall’1 al 6 luglio, lasciandola, gradualmente, alle cure degli operatori pugliesi. E’ sempre apparsa felice e ha apprezzato la nuova sistemazione. Era solo un po’ dispiaciuta di doverci lasciare, ma le abbiamo assicurato che ci terremo in contatto tramite gli Oss della nuova struttura».

Nel lieto fine della storia di Magdalena, «Sim-patia» ha visto il concretizzarsi di uno dei suoi obiettivi: quello di restituire un’autonomia relazionale, prima che fisica, alle persone. «Il fatto che possa tornare a essere mamma è per noi un grande traguardo - afferma Missaglia - Ora vedrà il figlio una volta a settimana e potrà seguirlo nel suo percorso di crescita. Il bambino ha una sensibilità unica, non fa alcun caso alla disabilità della madre: è semplicemente felice di poter passare del tempo con lei. Noi continueremo a tenerci in contatto con “La nostra casa” per un trimestre di prova, che ci auguriamo vada per il meglio». Magdalena, intanto, sembra essersi già integrata e, sabato 11 luglio, ha rivisto il proprio bambino. Il suo ringraziamento è tutto per le persone che l’hanno sostenuta in questi anni. «Grazie “Sim-patia” per aver mantenuto la promessa - ha esclamato una volta arrivata a Bari - Sono molto felice».

(Giornale di Olgiate, sabato 18 luglio 2020)

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