Dopo i tre giorni di freddo, Comocalor si scusa: "Nessuna trascuratezza, nell'ultimo anno mezzo milione di investimenti"

Tre giorni e circa 500 persone senza riscaldamento e senz'acqua calda.

Dopo i tre giorni di freddo, Comocalor si scusa: "Nessuna trascuratezza, nell'ultimo anno mezzo milione di investimenti"
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Durante la scorsa settimana ci sono stati tre giorni davvero difficili per alcuni clienti di Comocalor che sfruttano il teleriscaldamento per avere i caloriferi e l'acqua calda. A causa di un guasto circa 500 persone sono rimaste al freddo per tre giorni. Finita l'emergenza è la stessa società a prendere la parola e a scusarsi in una conferenza stampa.

Comocalor si scusa, il presidente: "Pronti ad una audizione in Comune"

"Abbiamo scelto di parlare di questo episodio per dare un segnale di totale trasparenza che è insita nei valori del gruppo - ha esordito il presidente, Andrea Bernasconi - Siamo convinti di lavorare bene, con costanza e sacrificio. Per questo ci tengo a ringraziare i colleghi che hanno operato, nei limiti del possibile, senza tregua per ripristinare il prima possible il servizio".

Il presidente della società che gestisce il teleriscaldamento a Como aggiunge: "Poniamo grande attenzione nella gestione del servizio che ci è stato dato in concessione e non lesiniamo gli interventi sulla rete che, bisogna sottolineare, è lunga 22 km e ha 30 anni: i guasti capitano. Ad ogni modo solo nell'ultimo anno e mezzo abbiamo speso mezzo milione per interventi preventivi e termografie con l'obiettivo di capire lo stato di salute dell'intera rete".

Quindi la conclusione: "Voglio ringraziare personalmente l'amministrazione comunale e l'assessore Elena Negretti che insieme alla Protezione civile era in strada per rispondere all'emergenza. E visto che qualcuno ha chiesto un'audizione in Commissione IV, noi rispondiamo che siamo assolutamente disponibili perché sappiamo di aver lavorato bene. E proponiamo di farlo in una seduta congiunta con la Commissione II dedicata ai lavori pubblici perché è importante discutere del tema della gestione del sottosuolo".

Fabio Fidanza e Andrea Bernasconi

L'ad: "A breve altri lavori in via Colonna e via Muggiò"

A questo punto ha preso la parola l'amministratore delegato Fabio Fidanza che ha delineato lo stato dell'arte: "Prima di tutto dobbiamo porgere le nostre scuse alla clientela per i disagi degli ultimi giorni. Ora finalmente vediamo la luce ma l'attenzione rimane altissima e abbiamo altri interventi programmati. In via Colonna e via Muggiò ci sono ancora criticità ma i lavori saranno organizzati per le ore notturne così da creare il minor numero di disagi possibili".

I tre giorni di fuoco? Una "contingenza rara" l'ha definita Fidanza che ha sottolineato la difficoltà di lavorare contemporaneamente su tre guasti e di incappare in interferenze nel sottosuolo con la rete dell'acqua e della rete fognaria. "A inizio 2019 abbiamo consegnato un'analisi termografica sullo stato della rete che ci ha portato in estate a lavorare sulla dorsale di via Scalabrini, investendo un milione di euro, perché quello è il tratto centrale: un guasto lì significa che il riscaldamento non arriva da nessuna parte" ha spiegato Fidanza che ha impegnato l'azienda a realizzare una nuova termografia e calendarizzare altri interventi a fine stagione.

Quindi ha concluso Giovanni Chighine, business unit leader del settore Energia e Tecnologie Smart: "Il fatto che realizziamo lavori prima in un luogo rispetto che altrove non è trascuratezza della rete bensì gestirli con una scala di priorità".

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