la presa di posizione

Dote scuola Alessio Butti attacca: "Le regole penalizzano gli italiani, questo è razzismo"

"Le attuali regole penalizzano le famiglie italiane. Occorre una nuova legge che tuteli le famiglie italiane".

Dote scuola Alessio Butti attacca: "Le regole penalizzano gli italiani, questo è razzismo"
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Oggi, 31 luglio 2020, sono uscite le graduatorie per le famiglie che hanno richiesto in Regione Lombardia la dote scuole per l'acquisto dei libri. L'onorevole Alessio Butti, di Forza Italia, attacca.

Dote scuola Alessio Butti attacca: "Le regole penalizzano gli italiani, questo è razzismo"

Questa la riflessione di Butti.

"Una pratica sempre più diffusa nel ceto medio che negli scorsi anni però aveva consentito di accogliere buona parte delle richieste. Questo è l’elenco dei beneficiari. Vi prego di scorrerlo e poi ditemi se non è in corso una sorte di razzismo al contrario. I contributi dei beneficiari di Dote Scuola Materiale Didattico, indicati nell’Allegato A (CLICCA QUI), sono già finanziati, in ordine crescente di valore ISEE e sono 23975. Le domande risultate ammissibili, indicate nell’Allegato B (CLICCA QUI), verranno successivamente finanziate in base alla disponibilità delle risorse e in ordine crescente di valore ISEE e sono in totale 59989. Il nuovo portale bandi-online di Regione per la prima volta consente la consultazione delle graduatorie con tutta trasparenza. Per avere il contributo per l’acquisto dei libri occorrono due requisiti: tessera sanitaria e Isee. Mi sfugge qualcosa sul funzionamento del nostro sistema di assistenza e tutela delle famiglie italiane che mutua peraltro criteri e regole dettate dalla legislazione nazionale. A voi la curiosità di scorrere la graduatoria. Mi domando, ma la politica, che spesso si abbandona a slogan inutili, non ha capito cosa sta succedendo? O forse ha capito, ma è troppo tardi per porvi rimedio? Dove sta il diritto di cittadinanza degli italiani, peraltro elettori? Dove stanno i diritti delle famiglie italiane? Va bene il declino demografico nazionale, ma al crollo delle nascite “italiane” occorre rispondere con una vera politica per la famiglia, che aiuti le giovani generazioni ad avere più fiducia nel futuro. Occorre investire nella e sulla famiglia. Subito. Altrimenti non lamentiamoci di questi risultati...che state leggendo e che accadono in Lombardia, ma soprattutto: basta con ‘sta storia del razzismo! Siete ridicoli. Fratelli d’Italia s’impegna in ogni sede per rimediare a questa palese ingiustizia".

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