Risposta piccata

Edgardo Arosio (Fdi) risponde a Nicola Molteni

Dopo le dichiarazioni del sottosegretario al Ministro dell’interno.

Edgardo Arosio (Fdi) risponde  a Nicola Molteni
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Botta e risposta tra Nicola Molteni ed Edgardo Arosio dopo l’uscita di Fratelli d’Italia dalla maggioranza. Il coordinatore cittadino si è rivolto al sottosegretario al Ministro dell’Interno, rispondendo alle sue critiche.

Edgardo Arosio (Fdi) risponde a Nicola Molteni

“1) L’accordo di ingresso in giunta risale ad oltre un anno fa ed è stato stipulato ai massimi livelli organizzativi di FdI e Lega.
2) Nonostante l’accordo di un assessorato a FDi fosse chiaro fin dall’inizio, proprio Molteni - con espedienti da prima repubblica – ha personalmente mai condiviso perché FdI restasse fuori dall’esecutivo.
3) È questa arroganza, che oggi a maggior ragione non ha senso visti i risultati elettorali della Lega, che ha determinato l’abbandono del partito da parte di esponenti storici e recenti canturini, ora di FdI.
4) A ottobre ci venne chiesto di pazientare fino a novembre per questioni “umanitarie” e noi non abbiamo fatto una piega. Sono passati otto mesi e ancora Nicola Molteni pensa di assumere atteggiamenti da satrapo feudatario canturino giocando con le parole?
5) FdI non vota con il Pd è la Lega che è al governo con il PD
6)Per quanto riguarda il gruppo canturino di Fratelli d’Italia ha sostenuto le seguenti iniziative con i consiglieri di opposizione quando si è trattato di affrontare temi nell'interesse della città: hub vaccinale cittadino, acquisizione del castello di Pietrasanta, smart parking eccessivamente oneroso per le casse comunali. Oltre a ciò ha votato con il resto del consiglio comunale contro ogni guerra, e nell’occasione ricordo a Molteni che parte dei dirigenti e consiglieri comunali cittadini della Lega canturina abbandonavano l’aula per evidente imbarazzo causa i rapporti politici precedentemente tenuti dal leader Salvini con Vladimir Putin
Auspicando toni più ragionevoli per il futuro ci dichiariamo unicamente disponibili a lavorare nell’interesse della città, dei canturini non accettando di subire prevaricazioni da parte di chi ritiene di avere il governo politico assoluto del territorio amministrato”.

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