Elezioni Lombardia 2023, Pd: "Sconfitta netta"
Il segretario provinciale Broggi va dritto al sodo: "Mi auguro che Majorino resti in Regione e sostengo apertamente Bonaccini alle imminenti primarie del Partito democratico".
Elezioni Lombardia 2023, il segretario provinciale del Pd non usa giri di parole: "Sconfitta netta".
Elezioni Lombardia 2023, Partito democratico sconfitto
Federico Broggi, segretario provinciale del Partito democratico comasco, commenta con la consueta concretezza l'esito del voto ormai palese: "Non servono altre parole per definire il risultato. La sconfitta del Pd è netta. C'era una speranza di essere riusciti a mobilitare gli elettori che volevano un cambiamento in Lombardia. Purtroppo, così non è stato".
Affluenza in calo (tema su cui riflettere) e fiducia in Majorino
Broggi affronta tre temi cardine. Partiamo da quello relativo al netto calo di affluenza. "A votare sono andate pochissime persone - commenta il segretario provinciale del Pd - E la Provincia di Como ha una percentuale persino più bassa di altre. Segno di una disaffezione evidente. Ha avuto riscontro positivo il mandato di cinque anni del presidente uscente Attilio Fontana: significa che, almeno in parte, molti hanno dimenticato la gestione Gallera del periodo Covid...". Secondo tema da approfondire: il peso specifico della candidatura di Letizia Moratti: "Non ha avuto un impatto consistente, tanto che si parla di un 9%, ben al di sotto delle previsioni". Terzo paletto fondamentale: il futuro del Pd in Lombardia. "Intanto, voglio ringraziare Majorino: ha girato la nostra provincia, è stato presente ed è tornato più volte. Questo è sintomo di generosità. Dai dati, in questo momento, il Partito democratico fa segnare una leggera risalita rispetto a cinque anni fa. Dobbiamo insistere su un legame più forte col territorio: spero che Majorino lasci il seggio al Parlamento europeo e guidi il Pd in Regione Lombardia. Abbiamo bisogno di una persona di riferimento in Regione".
Primarie in vista: punto di svolta?
Broggi mette carne al fuoco, focalizzandosi sulla prossima dead line per il Pd. Quella delle primarie, da cui uscirà la nuova guida del centrosinistra. "Tra due settimane avremo un appuntamento molto importante - sottolinea il segretario provinciale lariano del Partito democratico - Si voterà ancora, nei circoli territoriali. Il segretario nazionale Enrico Letta è dimissionario: una situazione che non ha aiutato il nostro partito. I candidati a guidare il Partito democratico sono Stefano Bonaccini (a sinistra nella foto) ed Elly Schlein: chi verrà eletto darà la linea da seguire. Io sostengo apertamente Bonaccini: presidente della Regione Emilia Romagna, ha esperienza e autorevolezza e si è già dimostrato capace di vincere. Credo sia lui il politico in grado di guidare un partito che è in difficoltà e restituire entusiasmo: potrà rimetterlo in carreggiata. Mi auguro, però, che dopo l'elezione possa lavorare in unità con la stessa Schlein: le due mozioni che li accompagnano, infatti, hanno molti punti di congiunzione".