Emergenza cinghiali, il sindaco di Locate: "Chiudiamo il Parco e uccidiamoli"
Pericolo per chi attraversa il Parco ma anche "ospiti" sgraditi nelle case al confine. Nel 2019 già abbattuti 200 esemplari.
Proposta e provocazione del sindaco di Locate Varesino Luca Castiglioni per mettere la parola fine all’emergenza cinghiali.
Emergenza cinghiali, pericolo per tutti
Troppi cinghiali nel Parco Pineta, disagi e pericoli per chi frequenta i boschi a cavallo tra le province di Varese e Como, per chi vive nelle loro vicinanze e per chi li utilizza le strade che li attraversano. E da Locate varesino, dopo l’ultimo incidente che un paio di settimane fa ha coinvolto un motociclista di Binago, la proposta: “Chiudiamo il Parco e abbattiamoli”. Non solo una proposta, anche una provocazione quella contenuta nella lettera firmata dal primo cittadino e inviata ai Comuni del Parco Pineta, all’ente Parco e ai Prefetti di Como e Varese. “E’ necessario e urgente trovare soluzioni efficaci – spiega Castiglioni – E più il tempo passa più la situazione peggiora. Mettiamoci tutti a un tavolo, uniamo le forze e troviamo una risposta efficace e rapida all’emergenza cinghiali che mette a rischio l’incolumità di tutti i nostri cittadini”.
LEGGI ANCHE: Motociclista investe un cinghiale a Pianbosco, ricoverato al Sant’Anna
Binago: “Nessuno fa nulla”
Un’appello raccolto subito da un altro sindaco comasco, Alberto Vincenzo Pagani di Binago. “Da alcuni anni sto segnalando con vigore a tutti i responsabili degli uffici faunistici preposti alla sorveglianza della fauna selvatica senza ottenere alcun risultato. Anche i nostri politici a tutti i livelli, nazionali, regionali e provinciali ne sono al corrente ma non hanno fatto nulla. Neppure di fronte ai numerosi incidenti e persino mortali sanno rispondere adeguatamente. Serve un’azione forte da parte di noi sindaci”.
LEGGI ANCHE: Emergenza cinghiali, Regione pronta a prelevare 400 esemplari in un anno
Il Parco: “Siamo al lavoro, quote già raggiunte”
Dire che il Parco Pineta non stia facendo nulla contro l’emergenza cinghiali però è lontano dalla realtà. Già a fine novembre infatti le squadre volontarie incaricate dall’ente avevano già raggiunto la quota di capi abbattuti indicata dall’Ispra (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), quasi doppia rispetto quella del 2018. “Siamo al lavoro – conferma il presidente Mario Clerici – e per l’anno prossimo chiederemo una revisione al rialzo di questi numeri. Non si può dire che non si stia facendo nulla. Siamo comunque i primi a dire che gli sforzi in campo oggi non siano sufficienti a far fronte all’emergenza cinghiali, specie per alcune parti del territorio, e speriamo infatti come chiediamo da tempo che l’anno prossimo le iniziative prese dal Parco Pineta possano essere estese anche nelle zone limitrofe ai suoi confini”. E riguardo la chiusura del Parco? “Locate non è il primo Comune a lanciare la proposta – conclude Clerici – Tuttavia non sta a noi decidere se farlo o meno ma alle autorità di pubblica sicurezza”.
LEGGI ANCHE: In provincia di Como uccisi 517 cinghiali