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Emergenza Coronavirus, al Bassone scarseggiano le mascherine per gli agenti. La Cisl: "Triage per ogni ingresso"

Detenuti all'ingresso in quarantena e triage per chiunque entri nella struttura mentre le visite restano bloccate.

Emergenza Coronavirus, al Bassone scarseggiano le mascherine per gli agenti. La Cisl: "Triage per ogni ingresso"
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L'allarme lanciato dal leghista Nicola Molteni: "Senza mascherine gli agenti di Polizia Penitenziaria". Il referente Cisl degli agenti spiega: "Scarseggiano, facciamo il possibile per evitare che il contagio entri in carcere".

Al Bassone agenti senza mascherine: "Al momento ci sono ma scarseggiano"

Difficile trovare un ambito non in emergenza in Italia. La sanità, l'economia ma anche la sicurezza. Sono note le immagini delle rivolte in diverse carceri italiane nei giorni scorsi alla notizia che erano state bloccate le visite per i familiari dei detenuti. Scene a cui è impossibile dare una giustificazione perché in Italia oggi si sta combattendo una guerra contro un nemico invisibile e tutti sono chiamati a fare sacrifici.

Dal carcere di Como ieri, domenica 15 marzo, attraverso le parole del deputato leghista ed ex sottosegretario agli Ministero dell'Interno  Nicola Molteni è arrivata un'altra notizia: "Gli agenti della Polizia Penitenziaria di Como sono rimasti oggi senza mascherine e senza guanti! Invitati ad usare le mascherine del giorno precedente! INACCETTABILE!! Il Governo anziché occuparsi dei detenuti tuteli i nostri eroi sanitari e di sicurezza!". Così ha scritto il canturino su Facebook.

Così abbiamo voluto verificare quanto stesse accadendo al Bassone dove fortunatamente, malgrado l'allerta continui ad essere alta, i detenuti non hanno inscenato rivolte come accaduto altrove. La tensione però nei giorni scorsi è stata tanta e gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno lavorato al meglio per far mantenere a tutti la calma. Le visite restano bloccate ma pare i detenuti abbiano capito quale sia la situazione fuori.

"Al momento abbiamo le mascherine ma sono poche e dai vertici ci è stato chiesto di centellinarne l'utilizzo o almeno, ove possibile, di utilizzarle più volte sanificandole - ha spiegato Giovanni Savignano, Segretario Territoriale CISL FNS dei Laghi - In qualsiasi settore al momento mancano le mascherine ed è difficile reperirne, per questo ci è stata fatta questa richiesta. L'importante al momento è non rimanere senza".

Agenti in servizio anche se a contatto con possibili contagiati

Ad ogni modo si fa il possibile per evitare che il virus possa entrare in carcere: sarebbe una vera e propria bomba impossibile da gestire. "Fuori dalla struttura di detenzione è stata installata una tensostruttura per il triage - aggiunge Savignano - Chiunque entri deve sottoporsi alla misurazione della febbre e indossare i presidi che vengono consegnati. Anche per i nuovi arresti viene seguita una procedura specifica: vengono messi in quarantena prima di entrare a contatto con gli altri detenuti" sottolinea il referente sindacale.

Una procedura necessaria, anche a fronte delle discusse parole che il capo Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Francesco Basentini ha rivolto in una lettera a provveditori e direttori delle carceri. In sostanza il personale della Polizia Penitenziaria che svolge le sue funzioni presso le carceri deve continuare a prestare servizio anche nel caso in cui abbia avuto contatti con persone contagiate o che si sospetti siano state contagiate.

L'obbligo arriva in quanto "operatori pubblici essenziali" e nell'ottica di "garantire nell'ambito del contesto emergenziale, l'operatività delle attività degli istituti penitenziari" e quindi di "salvaguardare l'ordine e la sicurezza pubblica collettiva". Oppure, potremmo dire, perché il corpo di Polizia Penitenziaria è costantemente sotto organico e un'assenza collettiva metterebbe a rischio la tenuta delle strutture.

Ad ogni modo la circolare prevede che chi ha avuto contatti con contagiati o sospetti va però esonerato dai servizi operativi in sezione a contatto con la popolazione detenuta e dai servizi di traduzione. E, se presenta sintomi simili all'influenza o febbre, deve astenersi dall'ingresso in carcere.

Foto di repertorio in copertina

Stephanie Barone

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