Massima attenzione

Emergenza frontalieri parlano Braga, Orsenigo e Alfieri

"Attenzione massima d nostra e del Governo" afferma la deputata Braga; "continueremo a tutelare i lavoratori italiani" all'unisono Orsenigo e Alfieri.

Emergenza frontalieri parlano Braga, Orsenigo e Alfieri
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Dopo l'appello lanciato dai quaranta sindaci della provincia di Como, sulla delicata e difficile situazione dei frontalieri italiani si sono espressi anche la deputata comasca Chiara Braga, il senatore Alessandro Alfieri e consigliere regionale Angelo Orsenigo. "Attenzione massima da parte nostra e del Governo" afferma Braga.

Verso una maggiore protezione dei lavoratori

"L’attenzione nostra e del Governo sulla situazione dei frontalieri è massima. È positivo che grazie all’impegno istituzionale del Pd e del Governo anche la Svizzera stia assumendo decisioni che vanno verso una maggiore protezione dei lavoratori". Lo dichiara la deputata comasca del Partito Democratico, Chiara Braga.
"Ovviamente - puntualizza la Braga - non è ammissibile nessuna discriminazione o restrizione ai diritti dei nostri lavoratori frontalieri e su questo punto è bene vigilare con la massima attenzione. Ma a chi costruisce polemiche e provocazioni per il gusto di farlo consiglierei di risparmiare il fiato e di contribuire attivamente, ciascuno nel suo ruolo, per costruire soluzioni con il dialogo tra le istituzioni".

"Chiudere le frontiere è rischioso per i nostri lavoratori"

Anche il Canton Ticino sembra determinato ad adottare la linea dura di prevenzione, simile a quella adottata in Italia. Il Senatore Alessandro Alfieri, che più volte è intervenuto a tutela dei frontalieri italiani, spiega: "Questo provvedimento è emblematico della collaborazione e scambio di informazioni che i nostri due Paesi stanno mettendo in atto".
"Sarà molto positivo se anche in Canton Ticino resteranno chiusi gli esercizi pubblici, se non di primaria pubblica utilità e vengano limitate iniziative, questo farà da scudo agli italiani che ogni giorno devono oltrepassare il confine di Stato per recarsi a lavorare – afferma il consigliere regionale Angelo Orsenigo che aggiunge – "chiudere le frontiere è poco lungimirante e rischioso per i nostri lavoratori".
Lo scenario non così lontano potrebbe essere quello di costringere tutti i frontalieri a prendere domicilio in Svizzera, almeno temporaneamente, per mantenere il posto di lavoro.

Non aggravare la situazione

"Scenario che vogliamo evitare in ogni modo" sostiene Alfieri che entra nel merito "I cittadini italiani stanno già subendo gravi ripercussioni da questa emergenza sanitaria che ha scioccato tutti; il Lario e le terre di confine che, ormai basano gran parte della loro attività sul turismo e il commercio, sono in grande difficoltà. Non possiamo certo pensare di aggravare la situazione chiudendo le frontiere e bloccando i lavoratori, aldilà o al di qua di un altro muro. Bene invece che si adottino contemporaneamente misure comuni, necessarie alla salute di tutti. E su questo continueremo a tenere alta la guardia".
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