Era canturino il clochard trovato morto a Linate con mani e piedi legati
Indaga la sezione omicidi della Squadra mobile. Non è esclusa alcuna pista.

Morto da diverse ore e con mani e piedi legati. Così è stato trovato ieri mattina, domenica 20 ottobre 2019, il corpo di Davide Baruffini, 42enne clochard, all’aeroporto di Linate.
Clochard trovato morto a Linate
La macabra scoperta è avvenuta attorno alle 11 dagli operai che stanno lavorando all’imminente riapertura dello scalo. Il corpo è stato ritrovato nel parcheggio sotterraneo. Non c’erano segni di violenza, soltanto una gamba fratturata. Gli operai hanno avvertito la Polizia, e del caso si sta occupando la sezione omicidi della squadra mobile.
Il mistero del fil di ferro
Al momento non si esclude nessuna pista, neppure quella del gesto volontario. Anche se il fatto che il cadavere sia stato ritrovato con mani e piedi legati con del filo metallico fa pensare a un omicidio, conferendo al delitto anche un’immagine cruenta. Sul corpo è stata disposta l’autopsia, che potrà chiarire i dubbi.
Chi era la vittima
Baruffini, 42 anni, era un senzatetto che bazzicava da qualche tempo la zona. Originario di Cantù, girava spesso nel Milanese con uno strumento musicale con sé, tanto da essere soprannominato “il sassofonista”. Da qualche anno era seguito dai Servizi sociali del capoluogo, ma non aveva mai accettato (salvo in un’occasione) di andare in un dormitorio.