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Fase 2, Rodacciai: un test sierologico a tutti i collaboratori

Telecamere Rai per raccontare quanto fatto negli stabilimenti lecchesi.

Fase 2, Rodacciai: un test sierologico a tutti i collaboratori
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Servizio televisivo sugli stabilimenti di Bosisio Parini e Sirone.

Fase 2, partire con il piede giusto

Un test sierologico a tutti i collaboratori degli impianti produttivi di Bosisio Parini e Sirone della Rodacciai, per partire con il piede giusto nella Fase 2: un’iniziativa, quella dell’azienda lecchese, di cui si è occupata anche la redazione Rai3 che si è presentata in azienda ieri, 7 maggio, per raccontare quanto fatto nei due stabilimenti.

Sottoposte ai test sierologici 690 persone

Il piano della Rodacciai, fortemente voluto dal presidente Gianluca Roda, ha preso avvio il giorno stesso dell’inizio della Fase 2, il 4 maggio: in quella data tutti i collaboratori dell’azienda operanti nei due impianti produttivi – un totale di 690 persone – sono stati sottoposti al test sierologico per rilevare gli anticorpi al Covid-19.  È già previsto di estendere l’iniziativa anche alle altre filiali italiane di Bergamo, Brescia, Padova, Torino e Bologna. “Rodacciai ha sempre tenuto molto alla salute dei propri dipendenti – spiega Mauro Califano, direttore delle Risorse umane di Rodacciai - Un paio di anni fa la stessa presidenza ha promosso una importante iniziativa, gratuita per tutti i dipendenti, riguardante la salute cardiovascolare. Una più che soddisfacente esperienza che ha consentito di salvare la vita a un nostro impiegato. Per quanto inerente all’emergenza Covid-19, con la riapertura totale delle attività aziendali, abbiamo voluto iniziare con il piede giusto, chiedendo al personale che presta la propria attività in Rodacciai di sottoporsi a questo test. Un’iniziativa accolta con grande favore da tutti: sono stati coinvolti anche coloro che sono attualmente in smart working o in cassa integrazione, e tutti si sono dimostrati entusiasti, presentandosi puntualmente per l’esame sierologico”.

Attesi nei prossimi giorni gli esiti

Nei prossimi giorni si sapranno i risultati dei test eseguiti. A fronte di ciò verranno elaborati percorsi gestionali da adottare nei confronti dei soggetti che dovessero evidenziare "anomalie": “Tutti coloro che risulteranno con valori di immunoglobuline che dovessero destare sospetti eseguiranno anche il tampone. L’esecuzione di questo test è già in programma. In questo modo avremo una ragionevole certezza che, all’interno dell’azienda, le possibilità statistiche di diffusione del virus siano ridotte al minimo. Noi abbiamo preso tutte le precauzioni in nostro potere: guanti, mascherine, igienizzanti e anche un termoscanner all’ingresso dell’azienda, oltre alla riorganizzazione e alla chiusura di spazi comuni e alla redazione di regolamenti e procedure comportamentali, a opera del Comitato Covid19, all’uopo costituito. Confidiamo comunque nella responsabilità del nostro personale non solo quando è al lavoro, ma anche nei comportamenti che questi adotta nella vita quotidiana”, conclude Califano.

 

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