Festa della Repubblica citando Francesco De Gregori
Concerto della banda e omaggio ai diciottenni olgiatesi.
Festa della Repubblica a Olgiate Comasco con il concerto e l’omaggio ai diciottenni.
Festa della Repubblica con i giovani
La serata di sabato primo giugno ha riservato un momento speciale ai neomaggiorenni olgiatesi. Una cerimonia significativa al Medioevo, insieme al sindaco Simone Moretti e al Consiglio comunale ragazzi.
Il discorso del sindaco
Il primo cittadino ha preso spunto da una nota canzone di Francesco De Gregorii. “Un bel brano di De Gregori dice “la storia siamo noi”, “nessuno si senta escluso”….siamo noi che “facciamo la storia” e la situazione che stiamo vivendo oggi in Italia e nel mondo sembra proprio dirci che forse non stiamo lavorando per un futuro sereno e di pace. Dopo il conflitto russo - ucraino se ne è purtroppo aggiunto un altro ben più sanguinario, quello tra Israele e Palestina… con un altro genocidio in atto e altri potenziali focolai di guerra si profilano all’orizzonte. La nostra Repubblica ci ricorda che è stata costruita grazie al sacrificio di tanti italiani e di tante italiane, è una Repubblica fondata sui valori della pace, dell’antifascismo, della vita, della tolleranza e della solidarietà. Spetta a ciascuno di noi mantenere vivi questi valori e cercare di costruire un futuro di pace, anche cominciando dall’ascolto dei nostri giovani, garantendo loro disponibilità e spazi, consapevoli di avere prima di tutto un compito fondamentale che è quello di dover dare loro l’esempio, attraverso i nostri comportamenti, le nostre azioni, la capacità di coinvolgere e di farci a nostra volta coinvolgere”.
Tricolore e Costituzione
Ai diciottenni sono state consegnate una bandiera tricolore e una copia della Costituzione italiana. Moretti ha continuato citando un uomo che ha dato la vita per lo Stato e la legalità: “Il giudice Giovanni Falcone, alla memoria del quale, assieme ai giudici Paolo Borsellino e Francesca Morvillo, il prossimo 5 giugno, sarà intitolata la scuola di Somaino soleva dire: “Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano
le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai bei discorsi, saremmo tutti bravi e
irreprensibili”. E bravi sono stati i nostri giovani diciottenni e anche quest’anno li ringrazio per essersi fatti coinvolgere direttamente, portando un loro personale contributo alla cerimonia di stasera che dobbiamo attentamente ascoltare”.
Il concerto
Ad aprire la serata, l’applaudito concerto del Corpo musicale olgiatese, diretto dal maestro Edoardo Piazzoli, come sempre capace di riscuotere consenso e partecipazione.