Effetto Coronavirus

Filiera suinicola e allevatori lombardi in difficoltà

Nelle province lariane si allevano circa 6 mila maiali, in prevalenza nel Lecchese - 4 mila capi -, mentre a Como ce ne sono più di 2 mila.

Filiera suinicola e allevatori lombardi in difficoltà
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Gli effetti del Coronavirus sono devastanti non soltanto per il sistema sanitario; dopo il settore florovivaistico, anche la filiera suinicola lombarda - e lariana - è in seria difficoltà; gli allevatori infatti devono fronteggiare l’aumento dei costi di produzione e il calo dei prezzi a loro riconosciuti.

Coronavirus: filiera suinicola e allevatori lombardi in difficoltà

A denunciare questa situazione Coldiretti interprovinciale sulla base  delle segnalazioni raccolte sul territorio. I costi di produzione e il crollo dei prezzi sono difficoltà reali. Con l’emergenza coronavirus, non potendo contare su tutta la forza lavoro, sono entrati in difficoltà i macelli e i prosciuttifici. Il mercato si è bloccato per la chiusura del canale ristorazione mentre cresce del 17% il consumo degli affettati delle famiglie italiane, che acquistano sempre di più anche i prodotti confezionati in vaschetta.

“Nonostante l’aumento degli acquisti – spiega il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – le quotazioni alla stalla sono state spinte al ribasso del 10% nell’ultimo mese, mentre le spese per l’alimentazione degli animali, dal mais alla soia, hanno registrato rincari fino al 26% mettendo in difficoltà gli allevatori che rischiano di non vedersi neppure ripagati i costi di produzione”.

Sostenere la valorizzazione e il consumo dei prodotti italiani

Ad aggravare la situazione poi le importazioni che a livello nazionale hanno raggiunto il ritmo medio di 4,7 milioni di pezzi al mese.

Gli allevatori – spiega la Coldiretti regionale – stanno continuando a lavorare per garantire i rifornimenti di cibo nonostante le difficoltà. In un momento complicato come quello attuale serve la responsabilità da parte di tutta la filiera per evitare speculazioni e assicurare la tenuta dell’intero comparto, sostenendo la valorizzazione e il consumo dei prodotti italiani.

 

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