Finge di voler vendere la casa e attira una donna nell'incubo: l'ha legata e seviziata ma lei lo ha denunciato
Un uomo di Figino Serenza è stato arrestato dai Carabinieri di Cantù dopo le violenze a cui ha sottoposto un'ignara vittima.
Codice rosso applicato anche nel Comasco. Un incubo quello vissuto da una donna che è stata sequestrata e seviziata da un figinese che avrebbe dovuto mostrarle un appartamento per una ipotetica vendita. Quest'ultimo invece l'ha intrappolata in un film dell'orrore.
Finge di voler vendere la casa e attira una donna nell'incubo
I militari della Stazione Carabinieri di Cantù hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Como, nei confronti del cittadino italiano F.A., classe 1967, residente a Figino Serenza, per i reati di violenza sessuale, sequestro di persona e violenza privata commessi a Figino Serenza e Cantù a partire dall’8 maggio 2020.
L’attività trae origine dagli approfondimenti investigativi avviati a seguito di denuncia sporta dalla vittima dei citati reati presso il Comando Stazione Carabinieri di Cantù, consentendo di raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza. L'uomo, lo scorso 8 maggio, con la scusa di una valutazione commerciale dell’immobile in cui viveva al fine della vendita, ha fatto entrare nella propria abitazione l’ignara vittima.
L'ha legata e seviziata ma lei lo ha denunciato ed è stato arrestato
F.A., attirata la donna nella trappola, ha chiuso la porta a chiave e, con l’uso di violenza, dopo averle legato mani e piedi con fascette da elettricista, brandendo un coltello per minacciarla, ha costretto la donna a spogliarsi, a masturbarlo e sotto nuove minacce l'ha obbligata a farsi fotografare senza vestiti. Nei giorni seguenti l'aguzzino, prodigandosi in ulteriori avance nei confronti della vittima, l'ha minacciata di mostrare le foto al suo compagno qualora lo avesse denunciato.
Malgrado la donna, per pudore, non abbia avuto la forza di recarsi immediatamente al pronto soccorso per le cure mediche, alla fine è riuscita a rivolgersi alle forze dell'ordine che hanno subito immortalato le ferite che la donna aveva riportato a polsi e caviglie, legate dalle fascette.
La ricostruzione dei fatti ha permesso l’emissione del provvedimento cautelare preso in carico dai militari della Stazione Carabinieri di Cantù, che si sono dunque immediatamente dedicati alla localizzazione del destinatario il quale, rintracciato presso il proprio domicilio, è stato associato presso la casa circondariale di Como a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.