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Fingono di regalare frutta, ma in realtà vogliono truffare

«Ho segnalato il tentativo di truffa a Carabinieri e Polizia locale affinché nessuno cada nella loro trappola»

Fingono di regalare frutta, ma in realtà vogliono truffare
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Si fingono venditori ambulanti di frutta e verdura, ma in realtà sono truffatori pronti a rubare il portafoglio delle loro anziane vittime.

Fingono di regalare della frutta, ma sono truffatori

E’ successo nella mattinata di martedì in centro, quando, intorno alle 9, Santino De Bergami è stato fermato da un furgoncino, con a bordo due truffatori. «Mi hanno detto che avevano appena aperto un negozio di frutta e verdura e che regalavano delle cassette con i loro prodotti per pubblicizzare l’attività», racconta il testimone, aggiungendo: «Avevano la mascherina sul viso, ma poi ho capito che non era per proteggersi dal virus, ma per non farsi riconoscere. Per attirare la mia attenzione uno di loro, quello dal lato del passeggero che ha abbassato il finestrino, si è presentato come il “figlio di Antonio” e mi ha chiesto se mi ricordassi di lui. Non mi sembrava però nessuno di famigliare, fino a quando si è abbassato la mascherina. A quel punto l’ho riconosciuto. Era un volto noto a Garbagnate, dove ho lavorato per molti anni gestendo un bar».

Il piano è stato smascherato

I due truffatori non hanno dunque fatto i conti con il destino, che li ha fatti interfacciare con una persona che era già a conoscenza dei loro loschi piani: «Avevano già truffato il papà di un mio amico, sottraendogli ben 600 euro, che avrebbe dovuto spendere per acquistare nuovi mobili. Dopo che attraggono l’attenzione con la scusa della frutta in regalo, ti mostrano delle cassette con prodotti di pessima qualità, che sicuramente rubano in qualche mercato, e poi iniziano a sollecitarti per avere una mancia. A quel punto la vittima, che è spesso un anziano, tira fuori il portafoglio e loro con destrezza glielo sfilano dalle mani, fuggendo con i soldi rubati». Scoperta la loro identità, De Bergami ha iniziato a urlare per fermarli: «Gli ho detto di smetterla e ho cercato di fotografare la targa del mezzo. Loro però sono fuggiti non lasciandomi il tempo di bloccarli». E infine: «Ho segnalato il tentativo di truffa a Carabinieri e Polizia locale affinché nessuno cada nella loro trappola».

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