Fondazione Cariplo: fondo da 2milioni di euro per gli enti no-profit in difficoltà per l'emergenza sanitaria
"Si tratta di un punto di partenza su cui far convergere anche le risorse di chi vorrà unirsi a noi" ha spiegato il presidente Fosti.
Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo ha approvato la costituzione di un fondo di 2milioni di euro per mitigare gli effetti indesiderati nei confronti degli enti non profit, causati a seguito dalle misure di contenimento del Coronavirus.
Fondazione Cariplo: fondo da 2milioni di euro
In queste settimane infatti, molti enti non profit hanno fatto fronte alla situazione emergenziale facendosi carico di servizi straordinari, altri stanno patendo le conseguenze economiche dovute alle misure prudenziali ed urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica messe in atto dallo Stato e dalle regioni.
In prima battuta il fondo servirà a sostenere gli enti non profit nell’attivare/potenziare le risposte straordinarie per le persone in difficoltà, e per i contraccolpi economici legati ai mancati introiti.
“Al fianco delle imprese in difficoltà in questo periodo, ci sono anche moltissime realtà non profit e organizzazioni di volontariato che stanno vivendo gravi disagi. Quello che ci sembra assolutamente urgente - ha detto Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo - è aggregare risorse e promuovere attenzione nei confronti di quelle organizzazioni, associazioni ed enti che forniscono servizi alle famiglie o contribuiscono in modo fondamentale nella gestione dei luoghi di cultura, come teatri o musei. Il fondo approvato dal nostro Cda è una prima iniziativa aperta alla partecipazione di altri soggetti: si tratta di un punto di partenza su cui far convergere anche le risorse di chi vorrà unirsi a noi, collaborando con le istituzioni e le fondazioni di comunità”.
Ad essere particolarmente in difficoltà sono gli Enti del Terzo Settore che gestiscono servizi e attività interessate dai provvedimenti presi in questi giorni a tutela della salute pubblica come i servizi non residenziali a supporto delle famiglie (asili nido, scuole materne, centri per anziani e per altre tipologie di fragilità) e moltissime attività culturali e di socializzazione.